Di questi tempi è difficile vivere in maniera tranquilla gli eventi di questo 2020, ma c’è chi guarda la futuro e prova comunque a programmare un ritorno alla vita di tutti i giorni. Uno di questi è Martino Rovera, responsabile del settore giovanile della Robur, che sta già ponendo le basi per la prossima annata sportiva. Con lui abbiamo condiviso una chiacchierata su basket e affini.

Martino, innanzitutto come stai vivendo questa lunga quarantena?
“La divido fra casa mia e quella di mio papà: da bravo figlio vado a fargli la spesa e gliela porto. Poi, in pratica sono sempre davanti al Pc o al telefonosia per trovare nuovi stimoli per i nostri ragazzi che per tenermi aggiornato per quando si potrà tornare alla vita normale di tutti i giorni”.

Sappiamo che sei un grande appassionato di bici: ti sei dato anche tu ai rulli?
“A casa ho dei rulli di non eccelsa qualità e mi alleno anche se a corrente alternata. Cerco di fare dei programmi di allenamento per tenermi in forma, ma, onestamente, io adoro le salite e star fermo sui rulli non è proprio la stessa cosa!!! Penso positivo: mi preparo per le grandi salite di questa estate”.

Ci pare di capire che con i vostri ragazzi del settore giovanile non siete completamente fermi.
“E’ vero. Stiamo facendo delle videochat coi ragazzi così da mantenere i contatti e continuare a condividere un pò di vita insieme. Ogni settimana i nostri preparatori mandano loro anche un programma di allenamento. Sono cose che penso servano anche a tener alto il morale dei ragazzi, ma penso che dopo due mesi chiusi in casa sia veramente difficile essere di buon umore. Abbiamo fatto anche delle live chat sui nostri profili social con giocatori di serie A (De Nicolao e Ricci, ndr) sempre per questo motivo, ma il bello del nostro sport, per i ragazzi, è il contatto: sia fisico che lo semplice stare insieme in palestra a giocare”.

Come vedi il futuro prossimo del settore giovanile?
“Vedo che la Federazione sta cercando di andare incontro alle società. Per noi la cosa principale è confermare il numero di ragazzi del nostro settore giovanile e tornare alla normalità. Sarebbe utile che per il prossimo anno la Federazione riducesse l’ampiezza delle trasferte di modo da ridurre i costi per tutte le società e, magari, fornisse degli incentivi alle società di modo da superare tutti insieme questa difficile annata”.

Stai già progettando come impostare il prossimo anno?
“Certamente. Coi dirigenti più vicini stiamo pensando come strutturarci tra Robur e Campus. Avremo sempre almeno due squadre a livello regionale e continueremo ad usare la D come sbocco per i nostri ragazzi come palestra dove fare esperienza. Saremo presenti anche in tutti i campionati di eccellenza. Per la composizione dell’organigramma è ancora presto anche se sto già sondando le varie disponibilità dei nostri allenatori: di sicuro privilegeremo la linea della continuità. Un dato che vorrei evidenziare è che certamente potenzieremo il lavoro dei preparatori atletici nel settore giovanile per cercare un miglioramento a livello fisico dei nostri ragazzi”.

Sui giornali, però, si leggono notizie che riguardano il tuo settore giovanile e una possibile fusione…
“Onestamente non ne so nulla e nessun dirigente mi ha contattato per darmi qualche comunicazione. Noi stiamo lavorando in maniera seria per il futuro dei ragazzi e del settore giovanile Robur: i giornali riempiono le pagine, ma la realtà è un’altra”.

Matteo Gallo