Il 7 e l’8. Ma senza Ficarra e Picone. Semplicemente, i giorni di maggio in cui verrà determinato il futuro (in larga parte già scritto) della Serie C. Andando per ordine, giovedì 7 l’Assemblea dei club di Lega Pro formalizzerà la proposta da avanzare alla FIGC circa l’amministrazione del risultato sportivo della stagione 2019/2020. Ne abbiamo già scritto il 19 e il 29 aprile. Tutto ormai noto. Cioè, sospensione definitiva del campionato con promozione in B di Monza, Vicenza e Reggina, blocco delle retrocessioni e dei ripescaggi dalla D. Il solo vulnus residuo attiene la quarta promossa. Da individuare attraverso 2 possibili criteri: sorteggio (quante e quali partecipanti al ballottaggio?) o media punti (nel caso la designata sarebbe il Carpi). Difficile pensare ad una terza via. Visto che lo scenario di playoff ridotti da giocarsi a fine giugno/inizio luglio è stato di fatto stralciato dallo stesso presidente Ghirelli (“Impossibile riprendere in tempi ragionevoli”).

La sintesi raggiunta in sede di assemblea finirà poi sul tavolo del Consiglio FIGC del giorno successivo (venerdì 8). Dove si dovrebbe mettere la parola fine alle stagioni di Serie C e Serie D. Meglio però nascondere le certezze dietro un prudente condizionale. Non tanto sull’esito, quanto sulle tempistiche. La tarantella in atto da settimane intorno al futuro della Serie A potrebbe infatti spingere la Federcalcio a prendere ulteriore tempo. Per non dare segnali che possano incoraggiare lo stop anche delle serie maggiori.     

Nel frattempo (e già proiettando lo sguardo alla prossima stagione), Ghirelli ha avanzato l’ipotesi di congelare l’obbligo di presentazione della fidejussione di 350 mila euro: “La proposta per le iscrizioni al prossimo campionato c’è e verrà portata in Consiglio perché è un modo per sbloccare capitali. Basti pensare che tra Serie B e C si parla di 37 milioni di euro, liberare questo capitale sarebbe un enorme aiuto, ma allo stesso tempo daremo le garanzie e poi applicheremo uno strumento ancora più selettivo nei controlli per colpire gli inadempienti e i banditi”. Causa blocco retrocessioni e ripescaggi (ma non promozioni) dalla D, la terza serie potrebbe ritrovarsi la stagione entrante con 65 (se non 69 in caso di retrocessioni dalla B) club aventi titolo alla partecipazione al campionato. Dovendo così confidare (cinicamente) nelle mancate iscrizioni per tornare in bolla.                                          

Giovanni Castiglioni

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