Alberto Sottocasa, responsabile del settore giovanile della Solbiatese Calcio, Michelangelo Epifani, mister del Bosto e Mario Belluzzo, ex allenatore del Varese, sono gli ospiti di Michele e Mavillo in un altro appuntamento di “Aspettando con…”.

Pronti-via e parte il video della finale di Coppa Italia di Serie C del ‘94-‘95 per introdurre l’argomento Varese Calcio. Belluzzo: “Se consideriamo il mio biennio, al primo anno abbiamo vinto il campionato e Coppa Italia e la Supercoppa e l’anno dopo ci siamo ripetuti vincendo la Coppa Italia. Un anno bellissimo!”.Mavillo ricorda l’allenatore dicendo che era un mister brillante, e che dava molto spazio ai giovani.

Passando al settore giovanile, cosa ne pensate della decisione del governo circa la creazione dei voucher visto che molti genitori si sono trovati con la retta pagata ma senza poterne usufruire? “A Solbiate siamo stati toccati marginalmente perché tutti pagano le rette trimestralmente e di conseguenza avevano pagato tutti il trimestre prima della sospensione e nessuno aveva pagato quello successivo. Ovviamente per quei pochi che hanno pagato gli altri mesi è giusto mettersi d’accordo e capire il da farsi. È chiaro che poi ogni società fa i propri conti anche in base a quanti deve risarcire”, commenta Alberto.
Michelangelo: “Noi come società le facciamo pagare mensilmente, magari qualche genitore aveva pagato l’intera retta ma faremo in modo di andare in contro alle loro esigenze”.
Infine, arriva il riscontro di Belluzzo: “Alla Varesina si paga in due rate ma per chi ha già pagato anche la seconda l’anno prossimo partirà con la quota pagata o verranno restituiti”.

Dopo il settore giovanile si tocca l’argomento ripresa degli allenamenti. Alberto si esprime per primo: “Premesso che la tutela della salute degli atleti e delle loro famiglie è la priorità ma da quanto ho capito possono allenarsi i professionisti e dilettanti, a interesse nazionale. Noi siamo un’altra categoria e fino a giugno non se ne parla. Bisogna tenere anche conto che il sindaco deve dare l’ok per la ripresa. Per i campionati è impensabile proseguire e mi meraviglio che molti sport hanno chiuso tutto e noi siamo in bilico. A questo punto la Federazione ci deve dire qualcosa così possiamo pensare a come affrontare la prossima stagione”.
Michelangelo: “Bisogna essere pragmatici da questo punto di vista. Dal 4 maggio l’unica cosa che possiamo fare è una corsa ma prima di settembre ci sarà ben poco da fare, il calcio è uno sport di contatto. Ai nostri livelli ricreare una condizione che ci permetta di riprendere una condizione fisica e mentale per tornare al livello di prima sarà complicato”.

Questo stop avrà ripercussioni economiche per le società… Epifani: “È ovvio che vengono penalizzate diverse società. A livello dilettantistico alcune squadre potrebbero fallire perché molte fanno investimenti anno per anno in base a quello che hanno ad inizio stagione e dopo una come questa può diventare complicato iniziare”.
Mario racconta della sua dedizione per il settore giovanile: “Penso di aver fatto una scelta logica, lo stress era troppo e allora sono andato a fare una cosa che mi piace tantissimo, cioè allenare i ragazzi”.
Michelangelo e la sua storia col Bosto: ”Tre anni fa è partito il progetto con la creazione della prima squadra, siamo riusciti subito a vincere il campionato e l’anno scorso, di questi tempi, si passava turno dopo turno i playoff, per poi vincerli. Quest’anno non c’erano enormi aspettative, l’obiettivo era far giocare il più possibile i ragazzi che arrivavano dal nostro settore giovanile. Dobbiamo crescere anno dopo anno con i nostri mezzi, forze e con i nostri atleti che sono il cuore di questa società”.

Michele Marocco e Mavillo Gheller
testo a cura di Roberta Sgarriglia

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