C’è tanta voglia di fare nel mondo Sestese, dove gli oltre 300 tesserati sono costantemente impegnati in sessioni di allenamento individuali casalinghe sotto l’occhio attento, via webcam, degli allenatori. Tra i promotori di questa iniziativa c’è il responsabile del settore giovanile Thomas Bizzaro, nonché allenatore dei Giovanissimi Provinciali U14: “In questi giorni stiamo lavorando sodo organizzando diverse sessioni di allenamenti online in modo tale da dividere i ragazzi in gruppi di 10/15 elementi. In questo modo possiamo vederli tutti quanti contemporaneamente per capire se stanno svolgendo correttamente l’esercizio e ricevere così un feedback semplicemente guardandoli, esattamente come faremmo sul campo”.

Che tipo di allenamenti state attuando?
“La maggior parte dei ragazzi ha la fortuna di avere un giardino, per cui abbiamo sfruttato al massimo le belle giornate provando anche nuovi, e più complessi, allenamenti. In ogni caso ci siamo attivati su qualsiasi fronte: io, ad esempio, ho creato un file con degli esercizi specifici da fare anche in casa per tutti coloro che non hanno la possibilità di allenarsi all’esterno, mentre altri creano dei video di allenamento che poi inoltrano sui vari gruppi in modo tale da permettere ai ragazzi di ripeterli. Chiaramente preferiremmo tornare sui campi, ma dobbiamo fare di necessità virtù”.

Vi aspettavate una gestione migliore da parte degli organi competenti?
“Non è facile gestire una situazione del genere e tutti, in qualsiasi ambito, siamo stati travolti. Io insegno anche alle superiori e la mia compagna lavora in ambito medico, per cui vedo in prima persona le conseguenze del virus. Forse all’inizio c’è stata un po’ di confusione, ma a dir la verità noi abbiamo bloccato subito tutto. I contatti inter nos sono costanti, seguiamo tutti una linea comune e sento il Presidente praticamente ogni giorno; ad oggi cerchiamo più che altro risposte per la prossima stagione. Una macchina come quella della Sestese ha bisogno di organizzarsi, di sapere anche solo le ipotetiche date in modo da avere un minimo di programmazione. La chiarezza a livello comunicativo non serve tanto a noi; più che altro serve per dare risposte a tutti quei genitori che ci chiamano cercando di capire cosa accadrà la prossima stagione”.

A livello giovanile la Sestese è da sempre una delle migliori realtà della provincia; lo stop forzato potrebbe in qualche modo influire in negativo su questo trend?
“Mi auguro vivamente di no, anche perché io e Stefano Milanta, che è l’altro responsabile del settore giovanile, siamo riusciti a sviluppare un bel rapporto con le famiglie e stiamo facendo tanto per non star fermi. Negli ultimi mesi ci eravamo anche attivati con qualche realtà professionistica, mandando alcuni giocatori in club di livello come Milan, Novara o Pro Vercelli; in più ora stiamo organizzando anche delle lezioni online con il Torino Calcio. Non cerchiamo una collaborazione commerciale, ma tecnica: ciò che vogliamo è la crescita dei ragazzi”.

Visto il percorso di molti giovani del vostro vivaio direi che i risultati si vedono; a cosa sono dovuti questi successi?
“Da qualche anno ormai organizziamo mensilmente una riunione con tutti gli allenatori delle giovanili. Oltre a trovare un tema su cui incentrare la discussione per confrontarci, ad esempio l’uno contro uno o i movimenti difensivi, lo scopo di questi questi incontri è creare un senso d’appartenenza. Stare insieme e condividere le esperienze permette di creare un ambiente forte e unito. Nella mia ottica gli U14 non sono un mio patrimonio, ma un patrimonio della Sestese, e chi verrà dopo di me saprà già come lavorare. Non a caso seguiamo un percorso comune: poche linee guida e idee chiare. Per questo la nostra rosa d’Eccellenza vanta il più alto numero di giocatori provenienti dalle giovanili”.

A livello economico potreste invece risentire di questa situazione?
“Anche questo discorso è legato all’incertezza comunicativa di cui parlavo prima. La nostra società ha sempre organizzato tante attività incentrate sui tornei estivi, compreso il “Maggio Biancazzurro” che ha ormai una tradizione decennale. In più la Sestese ha sempre avuto anche un rapporto continuativo con le famiglie organizzando un campus estivo subito dopo la fine delle scuole. La realizzazione di questi eventi richiede un grande dispendio di energie sia a livello economico sia a livello di tempo; ad oggi non sappiamo nulla e potremmo pagare questa incertezza. In ogni caso ci faremo trovare pronti ad ogni evenienza”.

Sul piano di rimborsi e retribuzioni come vi state muovendo?
“Il Presidente è molto attento e trasparente da questo punto di vista. A inizio stagione la quota dei tesserati poteva essere pagata, a seconda delle esigenze, o in un’unica soluzione o in più rate. In ogni caso nel momento in cui si è fermato tutto il Presidente ha mandato una comunicazione alle famiglie per decidere come agire al riguardo ed ha sottolineato che non ci saranno problemi al riguardo. Stesso discorso per quanto riguarda il pagamento dello staff”.

Nonostante l’incertezza del momento, come si approccia la Sestese al futuro?
“Noi non pensiamo di essere il Real Madrid, ma siamo sicuramente una bella realtà. Quest’anno tre 2002 hanno debuttato in Eccellenza ed erano con noi fin dai Pulcini; questo la dice lunga sulla nostra serietà ed è sicuramente una soddisfazione massima per noi. Per il futuro dobbiamo aspettarci una Sestese ancora più unita e pronta a continuare quello che stava già facendo: crescere a livello di numeri e di qualità, dando il massimo sotto ogni punto di vista e soprattutto facendo sempre e comunque il bene dei ragazzi”.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui