1/3 di orgoglio. 1/3 di soddisfazione. 1/3 di rammarico. Prendere lo shaker, agitare con forza e versare: ecco pronto il “cocktail Gianni Nava Out”. Il tecnico rhodense, da poche ore ex-coach della Bustese Basket, dopo aver accolto la notizia con un pizzico di sorpresa dice: “Il mio contratto – spiega Nava – sarebbe stato in scadenza a giugno 2020, quindi sotto questo profilo tutto normale, ma in verità non mi aspettavo che il rapporto con Busto finisse qui anche se negli ultimi giorni alcune mezzi frasi e alcuni comportamenti “strani” mi avevano fatto capire che ormai stavamo agli sgoccioli. I dirigenti hanno agito nel pieno della loro legittimità, ma se tra gli ingredienti del “cocktail” metto un terzo di rammarico è solo perchè dopo quattro anni bellissimi, stupendi e totalmente appaganti da parte di entrambi sarebbe stato bello, e giusto, lasciarsi con un “grammo” di chiarezza in più. La mia impressione è infatti che la dirigenza avesse già deciso da tempo di chiudere la nostra collaborazione quindi, ripeto, a quel punto sarebbe stato meglio averlo saputo subito”.

Restano gli altri due terzi, per fortuna…
“Certo, ed è giusto sottolineare che orgoglio e soddisfazione rappresentano la parte largamente preponderante del rapporto tecnico e umano che ho avuto col Basket Busto. Sono stato fortunato, anzi, per meglio dire, siamo stati fortunati entrambi ad incontrarci nel punto e nel momento giusto di un percorso che, giorno dopo giorno, è diventato esaltante. Io e il club siamo cresciuti insieme raccogliendo risultati importanti ben testimoniati da un’ascesa che è sotto gli occhi e nel ricordo di tutti. Siamo passati da una serie D fatta da neofiti al primo posto in CGold trascinando i tifosi che, sempre più numerosi partita dopo partita, hanno fatto “tutto esaurito” al PalaDrago. Pertanto, per quanto mi riguarda sarò sempre grato ai dirigenti bustocchi che mi hanno sempre sostenuto, aiutato e avallato ogni mia scelta. E’ stato bello lavorare in un ambiente ricco di entusiasmo, competenza e passione e le parole usate dalla società nel salutarmi sono state davvero gratificanti. Quindi, ribadisco, nessun problema, ma la soddisfazione di aver “seminato” bene a 360° tant’è che in questi giorni ho ricevuto decine e decine di messaggi di saluto, stima, affetto e ringraziamento da parte di tantissime persone ben distribuite tra giocatori, dirigenti, tifosi, simpatizzanti e addetti ai lavori. Lasciare una bella piazza come Busto è doloroso, ma essere accompagnato da queste note positive lenisce un po’ l’amarezza del momento. Invece, un’amarezza che non passerà mai è legata al “maledettissimo coronavirus” perchè io e miei giocatori, in fondo al nostro cuore, cullavamo e accarezzavamo una convinzione, una certezza: quello di conquistare la promozione in DNB”.

Adesso, che succede? Cosa sarà del tuo futuro?
“In questo momento, come dicono negli USA, sono “un coach con la valigia e sul marciapiede”. Spero di trovare presto una collocazione anche se so benissimo che in questo periodo, alle prese con un’emergenza che lascerà serie conseguenze economiche, non sarà facile rientrare “nel giro”. Però, il livello di fiducia è sempre alto e – conclude Gianni -, mi auguro che il buon curriculum messo insieme in questi anni serva a qualcosa”.      

Massimo Turconi

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