Il giorno del giudizio potrebbe in realtà non esserlo per davvero. Il Consiglio Federale di questa mattina è chiamato a pronunciarsi (tra i molti temi) sulle richieste avanzate giovedì 7 dall’Assemblea di Lega Pro. Cioè, sospensione definitiva del campionato 2019/2020, promozione in B di Monza, Vicenza e Reggina (più il Carpi per merito sportivo), congelamento delle retrocessioni e dei ripescaggi dalla D. Insomma, tutte istanze arcinote.

Come già scritto lunedì, però, salvo la chiusura della Serie D (questa sì definitiva), il consesso della federazione non dovrebbe produrre altri verdetti ultimativi. In attesa che il 28 venga dato il via libera al campionato di A, l’orientamento di Gravina sarebbe quello di prendere tempo anche sul destino delle altre categorie professionistiche.

Meglio essere chiari su un punto. Non c’è una singola possibilità che il campionato di C possa riprendere. Rigidità del protocollo sanitario e maggioranza (quasi) plebiscitaria espressa dall’Assemblea, pongono la FIGC di fronte all’impraticabilità del ribaltone. Ma la spaccatura sul nodo della quarta promozione e il fatto che il congelamento delle retrocessioni non sia contemplato dagli attuali regolamenti, potrebbe tenere aperta una piccola (remota) eventualità rispetto a playoff e playout. Tutti ovviamente con formula ridotta ed in campo neutro (Final Four e Relegation Contest o giù di lì). Compromesso che (tra l’altro) metterebbe in naftalina gran parte dei ricorsi sin qui minacciati. Scenari ancora molto sfumati. Ma comunque non da escludere. L’unica certezza è che Monza, Vicenza e Reggina dovranno ancora attendere per celebrare le rispettive (ancora virtuali) promozioni.                         

Giovanni Castiglioni 

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