Poche, pochissime parole, tanti, tantissimi gol: Ivano Izzo è il più classico dei bomber con il numero nove sulla schiena, uno di quelli che per segnare farebbe qualunque cosa, perché proprio sui gol ci ha costruito una carriera e perché è quello il suo ossigeno più puro.
A quasi 34 anni, con l’ossessione maniacale di voler essere sempre al top, arriva un riconoscimento da parte dei mister che non può non emozionare, che basterebbe solo se il campionato si fosse concluso e se si fosse concluso in una certa maniera, ma che così lusinga lasciando dell’amaro in bocca, perché Izzo è uno di quelli che la voce “accontentarsi” nel vocabolario l’ha cancellata da un pezzo.

Raccontaci qualcosa della tua carriera.
Indosso da due anni la maglia dell’Accademia Bmv, squadra che lo scorso anno si chiamava Vanzaghellese, mentre prima ho girovagato tra Busto 81, Buscate, Castanese, solo per citarne alcune, approcciandomi anche a categorie diverse; qui a Vanzaghello sto bene, c’è un bell’ambiente, ho un bel rapporto con mister Trubia, un rapporto “odio – amore” ma sano, e onestamente, dopo due stagioni indigeste, con un playoff andato male ed una stagione rimasta a metà, spero che arrivi anche il nostro momento. A quasi 34 anni poi hai anche altre esigenze e priorità, la mia carriera per adesso si è stabilizzata qui e ne sono felice”.

I mister ti hanno nominato tra i migliori calciatori di Prima Categoria della stagione. Che annata è stata per te? Sei soddisfatto degli obiettivi raggiunti dal punto di vista individuale e di squadra?
Fa sempre piacere soprattutto quando sono gi allenatori a darti certi riconoscimenti, sono contento di essere stato menzionato tra i più forti di questa annata, però ripeto noi abbiamo dell’amore in bocca perché venivamo già da un playoff perso lo scorso anno e saremmo voluti arrivare in fondo anche per questo, per giocarci le nostre chance fino alla fine, peccato, è andata così…personalmente cosa posso dire, 19 gol (capocannoniere del girone ndr) a nove giornate dal termine sono un buon bottino, in realtà ho fatto più gol che partite perché qualche acciacco l’ho avuto, ma nonostante questo sono troppo “rompiscatole” per essere appagato”.

A chi ti ispiri? Chi è il tuo calciatore preferito?
Ho quasi 34 anni, il calcio l’ho vissuto molto negli anni novanta e sono pure interista…la risposta è scontata, il mio idolo di sempre è Ronaldo il fenomeno”.

A chi dedicheresti l’eventuale vittoria del pallone d’oro?
La mia dedica sarebbe tutta per i miei compagni, senza di loro non avrei potuto fare ciò che ho fatto, quest’anno poi mi sono sacrificato meno per la squadra per essere più lucido sotto porta e devo dire che se ci sono riuscito gran parte del merito è loro”.

Compagni che hai deciso di tenerti stretto visto che il prossimo anno, Ivano Izzo, indosserà ancora questa maglia, nonostante un telefono bollente dallo scorso dicembre
Devo dire la verità mi hanno cercato in tanti ma ho avuto meno dubbi di altre volte, sono stato chiaro con fin da subito, la mia priorità è l’Accademia Bmv e resta l’Accademia Bmv, sono convinto dei mezzi di questa squadra e di questa società e sono soprattutto convinto che possiamo fare bene, benissimo, e che possiamo prenderci delle rivincite, io poi ho troppa voglia di gonfiare quella rete per fermarmi qui”.

Mariella Lamonica

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