La Pallacanestro Varese è sicuramente una delle squadre sugli scudi per quanto riguarda il mercato cestistico nostrano. Nell’ultimo mese la società biancorossa è riuscita a mettere a segno colpi importanti che stanno dando un’identità precisa alla squadra che verrà. Max Ferraiuolo ci racconta le sue impressioni sul mercato fatto fin ora dalla Openjobmetis, in attesa dell’ufficialità di Luis Scola.

Un giugno pazzesco per Varese dal punto di vista del mercato. Cosa ne pensa degli arrivi di De Nicolao, Strautins e De Vico?
“Oserei definire questo mese di giugno bollente. Sono entusiasta della linea scelta dalla società sul mercato. Sono un forte sostenitore del bacino azzurro in Italia e le decisioni che abbiamo preso sul mercato finora ci portano qualità, entusiasmo e un forte ceppo italiano che, secondo me, è un valore aggiunto. Per una realtà come la nostra avere giocatori italiani che hanno un ruolo importante è fondamentale per dare un’identità stessa alla squadra ed aiutare l’allenatore nell’integrazione degli stranieri. Sono molto soddisfatto del connubio identità-qualità che è stata data alla squadra: con De Nicolao, se l’imprinting è quello del fratello, andiamo sul sicuro e potrà essere già un ragazzo concentrato sulla propria crescita importante; De Vico è in costante crescita, ha margini di miglioramento, ma mi ha colpito molto, anche parlandoci, l’entusiasmo con cui ha accolto questa nuova sfida; Strautins è un sicuramente un giocatore importante per tecnica e conoscenza del nostro basket, nonostante la giovane età”.

Il grande colpo azzurro della società è stato Ruzzier. Affidargli le chiavi della squadra è un segnale importante per Varese e un’inversione di tendenza con il passato il play di solito era un giocatore straniero. Cosa ne pensa?
“Ruzzier è un giocatore che sposta gli equilibri in squadre di livello per tecnica, sfrontatezza, responsabilità e personalità. Affidargli le chiavi del gioco è un segnale importante per noi come per altre squadre. Se pensiamo a Spissu a Sassari, allo spazio che Andrea De Nicolao si è ritagliato a Venezia, a quanto lo stesso Ruzzier ha fatto con la maglia di Cremona, vediamo dopo qualche anno, in cui in quel ruolo c’è stato un po di buio, come tornino ad esserci giocatori azzurri importanti. La cosa però ancora più significativa è che noi come Pallacanestro Varese siamo riusciti ad arrivare ad uno di questi giocatori, Ruzzier appunto, che nel futuro diventeranno pianta stabile della nostra Nazionale”.

Non posso esimermi dal chiederle cosa significa per Varese e per la squadra il fatto che Scola abbia scelto la Openjobmetis per la prossima stagione.
“Dal alto sportivo Scola può dare tutto alla squadra, in positivo. Al di là degli aspetti tecnici, un giocatore del genere non può che insegnare a tanti ragazzi, a tanti giovani, come ci si allena, come ci si prepara alla partita, come si vive lo spogliatoio con i compagni, come ci si rapporta con i tifosi e con il club stesso; è un maestro di vita per i compagni. Dal punto di vista tecnico, parliamo di un giocatore che ad esempio lo scorso anno ha trascinato l’Argentina alla finale del Mondiale, risultando poi il miglior centro della competizione con 19 punti media e 9 rimbalzi a partita. Il suo palmares e la sua carriera parlano per lui; poi è chiaro che l’occasione ghiotta sarà quella di capitalizzare la sua presenza anche da un punto di vista del marketing e del merchandising perchè la sola presenza di un giocatore come Scola, che sia in visita ad un‘azienda, in una foto con il cartellone di uno sponsor o ad evento organizzato, attrae pubblico da tutto il mondo, oltre che l’entusiasmo del pubblico. Ecco, l’unica incognita in tutto questo è che speriamo di poter accoglierlo con il nostro Palazzetto al completo, come per le grandi occasioni, ma questo solo il regredire del Covid-19 ce lo potrà permettere e ce lo auguriamo”.

Il mercato è frutto di una programmazione precisa e chiara.
“Certamente. Soprattutto un grande lavoro del Consorzio e di tutte le componenti societarie che hanno permesso di fronteggiare l’emergenza economica causata dal coronavirus dando certezze. Fin da subito è stato stabilito di quanto sarebbe stata la riduzione del budget e di quante risorse certe avrebbe potuto usufruire la squadra. Fatto questo, penso che anche per i giocatori sapere che in una piazza importante come Varese possono trovare anche certezza economica e di programmazione, sia stato fondamentale per la loro scelta e lo sarà anche per i giocatori che completeranno il nostro roster”.

Questo sabato al Palazzetto ci sarà un ulteriore iniziativa del Trust “Il Basket Siamo Noi” per abbellire l’Enexernia Arena e riavvicinare i tifosi. Cosa ne pensa?
“I ragazzi del Trust fanno un lavoro pazzesco e per questo vanno ringraziati. Partendo dal Presidente Umberto Argieri, fino all’ultimo arrivato. Oltre che dare sostegno economico alla società, con queste iniziative importanti riescono a tenere il pubblico vicino alla squadra. Parliamo di gente che fa tutto questo per passione e che va solo elogiata e ringraziata per tutto ciò che fa ogni anno per sostenere la Pallacanestro Varese”.

Alessandro Burin

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