Bomber d’Eccellenza, con la e maiuscola. Quella categoria l’ha esplorata in lungo e in largo, lasciando il segno così tante volte da legarla al proprio soprannome. D’altronde un bel pezzo di promozione in Serie D, categoria che ha ritrovato con la sua ex squadra, la Castellanzese, passa anche dai gol di Stefano Gibellini. E ora ci ritorna quasi per un cammino circolare della vita che lo sposta leggermente più in là sulla cartina geografica, dalla Lombardia al Piemonte dove indosserà per la prossima stagione sportiva la casa verde-granata della RG Ticino

Stefano, l’addio alla Castellanzese è una tua scelta?
“È successo tutto in poco tempo. Inizialmente non avevo fatto programmi e mi sarebbe piaciuto fare un altro anno di Serie D in cui abbiamo fatto bene sia come squadra ma anche come rendimento personale. I miei piani però non sono coinciso con quelli della società e senza alcun tipo di problema ho preso una strada differente”.

Ricostruiamo la trattativa, cosa ti ha convinto a trasferirti in Piemonte?
“Ho deciso tutto nel giro di una settimana. Già lo scorso anno a dicembre avevo avuto contatti con questa società che poi non si erano concretizzati. De Dionigi, mio ex compagno alla Castellanzese, me ne aveva parlato bene. E poi il progetto è quello di fare un campionato di vertice che è anche quello che voglio io. Oltre alla conoscenza di alcuni di quelli che saranno i miei compagni e della vicinanza a casa”.

Costanzo Celestini, altro grande nome d’Eccellenza passato alla RG Ticino. Quanto ha inciso la sua presenza sulla tua scelta?
“Sicuramente è un valore aggiunto, un allenatore importante che conosce la categoria. Non l’ho mai conosciuto ma mi hanno detto che lavora molto bene e il fatto che ci sia lui è un punto in più”.

Cosa resterà nel tuo cuore dei due anni alla Castellanzese?
“Mi sono trovato benissimo in una delle realtà più belle della zona per le persone che ci lavorano e per l’organizzazione che c’è dietro. Vogliono fare le cose fatte bene”.

Il gol più importante e quello a cui sei più legato in neroverde…
“Il gol più importante è quello della vittoria fuori casa con la Sestese in Eccellenza. Era un periodo negativo e c’era il timore di perdere quanto di buono fatto fino a quel momento. Ho avuto solo quella occasione e ho segnato. Portammo a casa tre punti fondamentali. Il gol a cui sono più legato è quello con il Legnano, sempre in Eccellenza, o quest’anno il 2-1 con lo Scanzorosciate per la bellissima esultanza insieme al mister che mi è corso incontro dopo il gol”. 

Tuo anche il gol della svolta con il NibionnOggiono all’ultimo respiro. 
“Quando segni al novantesimo è un’emozione diversa anche perché quel gol ci ha dato un punto importante per iniziare un nuovo percorso verso la salvezza. Ci ha dato un po’ di morale in una partita in cui penso abbiamo toccato il fondo come prestazione”. 

Mister Mazzoleni raccontò di aver ribaltato lo spogliatoio dopo quella gara. Cosa scattò nelle vostre teste?
“Quell’episodio tirò fuori l’orgoglio che era dentro di noi. Abbiamo abbassato le orecchie, ascoltato, incassato le parole della dirigenza. E abbiamo capito che avremmo dovuto cambiare qualcosa per raggiungere la salvezza e lo abbiamo dimostrato subito con il Legnano”.

Te la aspettavi così la prima volta in Serie D della Castellanzese?
“Ad inizio stagione ero convinto che dalla qualità per la squadra avremmo potuto raggiungere l’obiettivo, non immaginavo di soffrire così tanto all’inizio e di fare così tanto bene nella seconda parte. Se poi vediamo il trend del ritorno avremmo potuto addirittura puntare ai playoff non ci fosse stato lo stop”.

Non era però la tua prima apparizione in D.
“Sei anni fa quando avevo giocato in questa categoria con la Bustese avevo solo diciotto anni e quindi la vivevo in maniera diversa. Quest’anno ci sono ritornato cresciuto anche e soprattutto dal punto di vista fisico. All’inizio non l’avevo vissuta da protagonista, ma più per una questione di necessità. Quest’anno penso di aver detto la mia”.

Con che spirito torni in Eccellenza?
“Con la solita umiltà, volontà di mettermi a disposizione dato anche il bagaglio di esperienza di questi anni. Per fare anche un campionato di vertice e la responsabilità di dare una mano ai più giovani e personalità”.

Da bomber quale sei, svelaci il tuo obiettivo di gol per la prossima stagione
“Me lo chiedete sempre e io temo di fare previsioni troppo azzardate, ma di certo l’obiettivo minimo è la doppia cifra”.

Alessio Colombo

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