Come la maggior parte delle squadre italiane, i Rosafanti di Cassano Magnago riprenderanno gli allenamenti ufficiali a fine agosto, ma per la prima volta lo faranno senza una pedina fondamentale della rosa. Ad appendere gli scarpini al chiodo è il veterano Francesco Arleo, che come molti amatoriali saluta il campo per ragioni lavorative e familiari. Giocatore classe 1985, Arleo ha giocato nel ruolo più grezzo che ci sia in questo sport, in prima linea, un ruolo che lo stesso pilone definisce “durissimo e carico di responsabilità”. 
Nella sua lunga militanza coi Rosafanti, Arleo ha ricoperto anche il ruolo di allenatore delle giovanili e si è sempre distinto per dedizione e impegno sia in campo che fuori. Lo stesso coach Colombo ha dichiarato tutta la sua stima per il giocatore, spiegando che: “Francesco c’era fin dall’inizio, da quando abbiamo iniziato a creare la squadra. Ha dato un contributo enorme per questo club e rimane un esempio da seguire”. 

“Sono sempre stato nei Rosafanti- esordisce Arleo – da inizio 2009 quando c’era solo un gruppo di ragazzi che giocava a rugby per divertirsi e imparare. Il mio arrivo in squadra è stato completamente casuale. Ho visto un volantino inerente ai Rosafanti e al rugby e ho voluto provare. Mi è piaciuto fin da subito l’ambiente e lo spirito che si respirava in quella squadra e quindi ho deciso di restare e allenarmi. Le prime due stagioni le ho giocate a Ferno nell’Ambrosianae Rugby, seppur mantenendomi in contatto e allenandomi coi Rosafanti. Successivamente i Rosafanti sono riusciti ad iscriversi al campionato UISP e da quel momento ho giocato con loro”.

Arleo prosegue spiegando alcuni importanti traguardi raggiunti con la sua squadra, momenti vissuti dallo steso giocatore, che rimarranno indelebili anche nella storia del club: “Il nostro maggior traguardo a mio parere è stata l’iscrizione ai campionati FIR, partendo dalla serie C2, avvenuta quattro stagioni fa. Da un momento all’altro siamo passati da un torneo non ufficiale ad un campionato gestito dalla Federazione. È stato un grande passo avanti per i Rosafanti e ha dato molti stimoli alla squadra. Per quanto riguarda i successi sul campo, sono due le partite che non scorderò mai. La prima è la storica vittoria contro Borgo Satollo nel campionato UISP. Loro erano una squadra ruvida e superiore a noi, ma li battemmo con una prestazione fantastica. L’arbitro mi annullò una meta per un doppio movimento inesistente. Mi ero fatto pure metà campo di corsa per segnare- ironizza Francesco- L’altro match che vorrei citare è rappresentato della nostra vittoria contro Gattico: una vittoria storica e inaspettata, condita da una meta di Zanon all’esordio”.

In fine l’ormai ex pilone rosanero passa ai saluti e al futuro prossimo, che potrebbe riservare una sorpresa per il club: “È difficile lasciare. Ho salutato tutti, molti sono ancora li mentre io mi fermo, i ragazzi con cui ho cominciato a giocare a rugby sono ancora li. È stata un’esperienza bellissima, intensa. Ho visto il club crescere molto e c’è ancora molto da fare. Di certo rimarrò vicino all’ambiente Rosafanti, per il momento come amico e spettatore, ma un giorno vorrei ricominciare ad allenare le giovanili, quando il lavoro me lo consentirà”. 

Stefano Sessarego

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