L’Olimpia Milano è una squadra nata per arrivare alle Final Four di Eurolega di quest’anno. Questo doveroso incipit basta ad illustrare tutte le difficoltà che Varese dovrà affrontare nella sfida contro i quotati meneghini. Al confermato coach Ettore Messina è stata affidata una fuoriserie composta da 15 giocatori intercambiabili e di livello assoluto. Nove sono gli stranieri a disposizione dell’Olimpia che, in Italia, dovrà ricorrere al turnover vista la formula del 6+6 che permetterà di mandarne in campo solo 6 mentre gli altri 3 saranno destinati alla tribuna. La Supercoppa servirà a rodare il gruppo e sarà curioso capire se coach Messina ruoterà gli elementi o, invece, se userà un nucleo fisso in ottica campionato. Dando uno sguardo al roster infinito dell’Olimpia, partiamo dalla cabina di regia dove c’è il confermatissimo “ChachoRodríguez insieme agli italiani Moraschini, atteso alla conferma dopo la buona annata scorsa, e il capitano Andrea Cinciarini. Sempre in cabina di regia è arrivato uno dei colpi dell’estate ovvero quel Malcolm Delaney che arriva da Barcellona ed è una delle superstar dell’Eurolega. Talento sopraffino che potremo vedere spesso anche in coppa con Rodríguez soprattutto in Europa. Reparto magari non freschissimo dato che il più giovane è il classe ’91 Moraschini, ma dal talento immenso.

In guardia c’è un trio molto variegato. Innanzitutto c’è il ritorno dagli States di Davide Moretti. Dopo 3 anni a Texas Tech con cui ha viaggiato a 11,6 di media, Moretti torna in Italia con un ruolo che sarà tutto da capire all’interno della corazzata milanese, ma con ambizioni e voglia di far (molto) bene anche in ottica Nazionale. Poi c’è Shavon Shields: esploso a Trento e consacrato a Vitoria dove ha vinto la Liga Acb quest’anno insieme ad Achille Polonara. Talento immenso così come quello nelle mani di Kevin Punter: giocatore con tantissimi punti nelle mani, ma a cui manca, forse, la continuità ad alto livello.
In ala oltre ai confermati Micov e Roll, c’è il ritorno di un grande campione: Gigi Datome. La sua partenza ha lasciato l’amaro in bocca sul Bosforo sponda Fenerbache e questo dice molto di quanto il capitano della Nazionale sia entrato nei cuori dei tifosi turchi. Avvicinandosi sotto canestro troviamo il confermato Brooks e il corteggiato Zach LeDay. Uscito da Virginia Tech, l’ala classe ’94 ha avuto la sua prima esperienza europea in Israele all’Hapoel Gilboa per poi passare all’Olympiacos e finire, la scorsa annata, allo Zalgiris in Lituania. La stagione a Milano può essere quella della sua consacrazione ad alto livello.

Infine, sotto canestro troviamo il nostro Biligha, il confermato Tarczewski – e se coach Messina ha preferito l’americano a Gudaitis prepariamoci a vedere un’esplosione del pivot di 2.11 – e l’ultimo colpo di mercato Kyle Hines. Partito da Veroli nella nostra Legadue, il pivot di Milano non ha bisogno di molte presentazioni: 4 Euroleghe e una sfilza di scudetti tra Germania, Grecia e Russia. Un vincente.   

Matteo Gallo

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