Riusciranno i “loro” eroi (dei tifosi milanesi, si intende) a conquistare finalmente uno scudetto che tanto per cambiare, a bocce ferme, sembra praticamente già assegnato? La domanda, certamente capziosa, e volutamente provocatoria è quella che circola sulle labbra del 99,99% dei giocatori,  allenatori, addetti ai lavori e appassionati del basket italiano. Però, dopo la “debacle” del 2019 con coach Pianigiani ed il mezzo flop dello scorso anno – milanesi al quarto posto con ben 7 sconfitte al momento della chiusura per coronavirus -, è un quesito che, razionalmente, non puoi non porti.   
“Tutte considerazioni sacrosante ma – osserva Andrea Conti, general manager Openjobmetis Varese -, quest’anno più che mai, anche impegnandomi al massimo delle forze e anche cercando di essere il più obiettivo e distaccato possibile, faccio davvero fatica a trovare un’avversaria in grado di impensierire Milano ed il suo super-roster. Coach Messina, dopo aver fatto “la spesa” nel mercato estivo, può mandare sul parquet tre, ripeto tre, quintetti di altissimo livello con una possibilità di variare quintetti, situazioni tecniche, tattiche, fisiche e atletiche praticamente infinita. Lo staff meneghino può mettere in campo quintetti piccoli e razzenti, grossi e imponenti composti solo da giocatori italiani, solo stranieri e via discorrendo. Poi, è chiaro, nelle pieghe del regolamento è sicuro che nel campionato di casa nostra troveranno per forza di cose più spazio i giocatori italiani, mentre in Eurolega avranno più opportunità gli stranieri. In ogni caso, per quello che conosco, e soprattutto per quello che ho visto nelle prime gare di questo inizio stagione, lo strapotere di Milano è davvero impressionante. Contro di noi, mi si passi l’immagine un po’ cruda ma del tutto realistica, hanno praticamente giocato in pantofole, mentre contro Brescia, viva l’abbondanza, hanno regalato un turno un turno di riposo a Tarczewski, Roll e ad un fenomeno come Shields, giocatore che a me personalmente, piace tantissimo. Infine, parlare di quintetto base per Milano al momento pare un po’ azzardato perchè le rotazioni a disposizione di coach Messina rendono difficile persino questo esercizio”.

Chi o che cosa potrebbe dunque sbarrare il passo al “panzer armaniano”?
“Chi, pur con tutto il rispetto per Virtus Bologna e Reyer Venezia, le due avversarie più accreditate, credo proprio nessuno. Nel “che cosa” intervengono invece un paio di variabili: gli infortuni oppure, ma non ci credo, il fatto che giocatori e staff tecnico si “incartino” con le loro mani affogando in improbabili bicchieri d’acqua”.

 Obiettivo plausibile?
“Dominare in modo netto il campionato italiano e andare avanti, molto avanti in Eurolega”.

ROSTER

Punter, guardia
Leday, ala piccola
Moretti, playmaker
Micov, ala
Moraschini, guardia
Roll, guardia-ala
Biligha, centro
Tarczewski, centro
Rodriguez, playmaker
Cinciarini, playmaker
Delaney, playmaker
Shields, ala piccola
Datome, ala piccola
Brooks, ala-pivot
Hines, ala-pivot

COACH

Ettore Messina

Massimo Turconi

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