Mandati alle stampe, e a futura imperitura memoria, due splendidi week-end di pallacanestro, nella ovviamente splendida cornice del Centro Sportivo Geirino di Ovada, ospiti dell’immancabilmente splendido Andrea Brignoli, gestore del centro suddetto, la Pro Patria Basket Busto Arsizio torna in palestra, o almeno nelle scarse palestre disponibili, per preparare la stagione 2020-2021.
In quel di Ovada nel giro di due elettrizzanti fine settimana si sono avvicendate tutte le squadre di Pro Patria Basket e del brillante progetto PFM – Pallacanestro Femminile Malpensa – che ormai, con varie attività agonistiche, e grazie alla visione lucida di persone appassionate, attente e davvero lungimiranti come Gianpiera Zocchi, Marta Bottarini, Maddalena Lualdi, Alessandro Scarcella e Fulvio Vignali, coinvolge in maniera assolutamente paritaria i poli di Gallarate, Ferno e Sumirago. Un’attività che parte dai vari centro minibasket, peraltro tutti in evidente espansione e, toccando tutte le categorie giovanili dall’under 13 all’Under 18, sfocia poi nei campionati disputati dalle prime squadre senior: serie C a Gallarate e Busto, Promozione a Ferno.

Così il progetto PFM, assumendo di volta in volta varie denominazioni, sarà ai nastri di partenza di tutte le categorie giovanili disputando sia i campionati sotto l’egida FIP, sia quelli con marchio UISP e, coronavirus permettendo, darà modo di giocare ad un centinaio circa di ragazze. Davvero niente male per un progetto-idea che di fatto, considerando l’ex polo di Cavaria, oggi Sumirago, si trova al quinto di collaborazione, mentre quello che chiama in causa le sedi di Gallarate e Ferno è solo al secondo anno di un’attività comune peraltro già ricca di riscontri positivi.
Così, sulla scorta dell’ottimo lavoro complessivo e dell’impegno profuso dalle ragazze, dalle loro famiglie, da staff tecnici qualificati e da dirigenti all’avanguardia, c’è tutto il tempo per crescere, migliorare e alzare gradatamente il livello delle prospettive e delle ambizioni. E c’è anche il desiderio di diventare ancora più grandi, importanti e significativamente presenti in un territorio che affonda radici storiche prestigiose nel panorama della pallacanestro femminile perchè sia Gallarate, sia Busto Arsizio, seppur in epoche differenti, hanno prodotto club che si sono fatti onore in serie A. Insomma: la storia del basket “in rosa” è passata da quelle parti – 4 scudetti consecutivi conquistati da Busto Arsizio oltre ad una trentina di campionati giocati in serie A; numerosi campionati dell’odierna serie A2 per Gallarate -, e questo fatto, questa tradizione, conteranno pur qualcosa, o no?  

Un movimento in crescita che, in questo momento, osservando comunque un totale rispetto delle misure anti-covid 19, attende come manna dal cielo la riapertura “senza se e senza ma” delle palestre perchè, diversamente, continuare a fare pallacanestro sarà davvero complicato e molto, molto difficile.

Massimo Turconi

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