16 febbraio-4 ottobre. In mezzo, 231 giorni. Tanti quanti ne sono trascorsi dall’ultima volta allo “Speroni” (amichevoli escluse, s’intende). Dall’Arezzo pre lockdown alla prima interna della nuova stagione. Avversaria (scomoda) la Pro Vercelli (domenica ore 17.30).
Nel frattempo, la Pro Patria non si è fatta mancare davvero nulla con 3 trasferte (2 di Coppa) in 8 giorni, un punto (in 10) a Carrara, l’eliminazione (sempre in 10) a Vicenza, un sospetto caso di Covid, una punta in arrivo nel mercato in chiusura lunedì e un’altra settimana intensa con la trasfertona di Olbia mercoledì e la Pistoiese l’11 a Busto. Infermeria discretamente affollata. Domani mattina nella rifinitura è plausibile cogliere qualche dritta in più.        

Sogno o son Modesto. “Vogliamo salire in Serie B entro 2 anni”. Alex Casella (neo DS delle Bianche Casacche, ex Gozzano e regista del passaggio di consegne da Secondo alla nuova proprietà) non ha certo preso la circonvallazione. Ne consegue che questo campionato dovrebbe essere quello utile a gettare le basi per la cadetteria. Al momento, l’organico ha una chiara dimensione playoff. All’esordio, 3 punti nel derby con il Novara (1-0 con rigore di Rolando, nella foto sotto) e sensazioni promettenti. Contro gli azzurri il tecnico Francesco Modesto ha schierato 3-4-3 con Saro tra i pali; il bulgaro Hristov, Masi e De Marino dietro; Iezzi, il danese Matti Lund Nielsen, Emmanuello e Bruzzaniti in mediana; Zerbin, Gianmario Comi (60 presenze e 14 reti a Vercelli in 3 stagioni più questa) e Mattia Rolando in avanti. Cioè, tre classe 2000 e tre 1999 in avvio.    

Pro e contro. Quella tra le due Pro è senza dubbio una classica (53 precedenti di cui 8 in Serie A). Con recente tradizione biancoblu poco favorevole. Nel dettaglio, 12 vittorie tigrotte, 18 pareggi e 23 successi piemontesi. Ma la Pro Patria non vince in assoluto dal 23 ottobre 2013 (1-0 con rete di Moscati ma era Coppa Italia), in campionato dal 22 maggio 2011 (5-2 nell’andata delle semifinali playoff) e in stagione regolare addirittura dal 3 febbraio 2002 (3-2 con rete allo scadere di Romairone). L’anno passato 1-1 a Busto (Le Noci e Comi il 19 ottobre) e ritorno al “Piola” saltato causa lockdown.   

Pro e contro. Quella tra le due Pro è senza dubbio una classica (53 precedenti di cui 8 in Serie A). Con recente tradizione biancoblu poco favorevole. Nel dettaglio, 12 vittorie tigrotte, 18 pareggi e 23 successi piemontesi. Ma la Pro Patria non vince in assoluto dal 23 ottobre 2013 (1-0 con rete di Moscati ma era Coppa Italia), in campionato dal 22 maggio 2011 (5-2 nell’andata delle semifinali playoff) e in stagione regolare addirittura dal 3 febbraio 2002 (3-2 con rete allo scadere di Romairone). L’anno passato 1-1 a Busto (Le Noci e Comi il 19 ottobre) e ritorno al “Piola” saltato causa lockdown.   

Era mio padre. Il cognome non inganna. Michele Billo Delrio (arbitro designato del match di domenica) è proprio uno dei 9 eredi del Graziano ex primo cittadino reggiano e Ministro della Repubblica. Genealogia che gli costò la pittoresca accusa di “Macchinazione politica” in occasione di un burrascoso Casarano – Barletta di Eccellenza del 2016. Il 28enne direttore di gara emiliano è un secondo anno con 9 gare all’attivo in Lega Pro (3 vittorie interne, 4 esterne e 2 pareggi). L’esordio è avvenuto proprio allo “Speroni” nel settembre 2019. A seguire rispettivi precedenti:
8 settembre 2019  Pro Patria – Pergolettese  1-1
18 gennaio 2020  AlbinoLeffe – Pro Vercelli  2-0 

W la FIFA. Quaterna completata da assistenti umbri (Tiziana Trasciatti di Foligno e Mirco Carpi Melchiorre di Orvieto) e da quarto ufficiale laghée (Andrea Colombo di Como). La folignate è inserita dall’anno scorso nei quadri FIFA come assistente arbitrale del calcio femminile.      

Giovanni Castiglioni

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