Inizia domani l‘ISL (International Swimming League), ossia la Champions League del nuoto in cui i big internazionali, divisi in 10 squadre, si sfidano in 10 incontri di due giorni ciascuno (fino al 10 novembre) per centrare prima l’obiettivo semifinale (14-16 novembre) e poi la finalissima del 21 e 22 novembre. Il tutto si svolge in una “bolla” creata ad hoc a Budapest per preservare gli atleti dal possibile contagio da Covid-19.
Come l’anno scorso, gli azzurri sono stati convocati dagli Aqua Centurions, compagine capitanata da Federica Pellegrini e che ha in Matteo Giunta l’head coach. Tra i campioni nostrani ci sono Nicolò Martinenghi, Arianna Castiglioni e Matteo Rivolta che nuoteranno insieme ad altri big italiani quali Fabio Scozzoli, Alessandro Miressi e Martina Carraro e star internazionali come, ad esempio, Mychajlo Romanchuk, Sebastian Szabo, Valentine Dumont e alcuni colleghi brasiliani. Altri, invece, come Silvia Scalia, Ilaria Bianchi, Elena Di Liddo e Silvia Di Pietro, tutti appartenenti ad un gruppo sportivo militare, non ci saranno.
Domani e sabato i primi a scendere nella vasca della Duna Arena di Budapest saranno Colì Condors, LA Current, NY Breakers ed Energy Standard, i campioni in carica. Domenica e lunedì, invece, sarà il turno degli Aqua Centurions che si tufferanno insieme a London Roar, DC Trident e Team Iron. “L’anno scorso siamo arrivati settimi e vogliamo almeno eguagliare quella posizione e accedere alla semifinale – spiega Marco Pedoja, uno dei coach al seguito degli Aqua Centurions, nonché allenatore di Nicolò Martinenghi -. Dispiace per alcune defezioni, ma abbiamo una squadra competitiva e cercheremo di fare del nostro meglio”.
Nicolò Martinenghi arriva all’appuntamento dopo due intense settimane di collegiale a Livigno e in Ungheria è pronto a dare il meglio nei 50, 100 e 200 rana e nella staffetta. Stesse distanze e stessa specialità per Arianna Castiglioni, mentre Matteo Rivolta è atteso sui 50, 100 e 200 farfalla.
Laura Paganini
