La sfida tra la Openjobmetis e la Virtus Roma di ieri sera all’Enerxenia Arena di Masnago è stata una gara tutta particolare, sia per il contesto nel quale si è giocata, con i capitolini sommersi dai problemi societari e presentatisi a Varese senza due dei maggiori interpreti della squadra come Hunt ed Evans, sia per ciò che è scaturito dal campo, con una serie tanto pesante quanto bizzarra di infortuni, uno dopo l’altro.
Sconcertante quanto successo al nuovo arrivato in casa biancorossa, Jalen Jones che, ad appena 30 secondi dal suo ingresso in campo, è costretto ad alzare bandiera bianca per la rottura, che dovrebbe essere confermata in giornata, del tendine d’Achille, con uno stop che in questo caso si aggirerebbe intorno ai 6-8 mesi, costringendo Varese a rivedere nel giro di una settimana tutte le scelte fatte sulla nuova spalla da affiancare a Scola.
Oltre a questo infortunio, nei primi minuti anche un finalmente pimpante e reattivo Ruzzier era stato costretto a lasciare momentaneamente in parquet per un infortunio alla caviglia (foto qui sotto), riuscendo poi a rientrare in campo prima di doversi fermare nuovamente verso la fine del match per una ricaduta alla caviglia che però non dovrebbe essere troppo grave.

Una gara nella quale però Varese, nonostante le difficoltà, torna finalmente alla vittoria dopo 5 stop consecutivi, anche se e risposte sul campo sono quelle di una squadra ancora tutt’altro che in salute.
La squadra di Bulleri avrebbe la possibilità di chiudere la partita già a fine secondo quarto, volando anche sul +18, ma non riesce mai a dare il colpo di grazia agli avversari, tenendo in piedi il match fino a 4 minuti dal termine dell’ultimo periodo.

Tra le note più positive, oltre a Ruzzier che dà sprazzi di quel play maker che tutta Varese si aspetta, tornano sugli scudi Douglas e Morse. In particolare il lungo americano dà una risposta importante dopo settimane di apatia, dovute anche ad uno scarso utilizzo in campo, condendo la sua prova con 18 punti, 11 rimbalzi e tanta energia nel pitturato.
A questo si associa una discreta intesa nel gioco a due con El General, soluzione questa che potrebbe fornire nuovi orizzonti tattici a Bulleri per una svolta stagionale.
Da elogiare la prova di Jakovics, uomo in più della gara che ritrova la verve offensiva dello scorso anno, soprattutto nel tiro de tre punti, capace di segnare canestri pesanti in momenti decisivi con quello spirito glaciale da uomo del nord che nelle ultime settimane sembrava più che altro assomigliare allo scioglimento dei ghiacciai.

Chiaramente è una prestazione che va giudicata anche in base ad un avversario veramente rimaneggiato, capace, nonostante tutto di restare sempre nel match, motivo per il quale va fatto un grande plauso a Piero Bucchi ed ai suoi ragazzi.
Ora in casa Openjobmetis inizia una settimana certamente più tranquilla delle altre ma che per forza di cose deve portare ad un attenta analisi del match, cercando di evitare nella prossima trasferta di Trento soprattutto quei blackout nei momenti morti del match che ieri sera non hanno permesso ai biancorossi di chiudere i conti molto prima degli ultimi minuti del quarto periodo. Di fronte ad una compagine come quella trentina, gli errori commessi contro Roma potrebbero rivelarsi fatali.

Alessandro Burin

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