Martedì agli Istituti Olga Fiorini-Pantani di Busto Arsizio è intervenuto, naturalmente “online”, un ospite d’eccezione che ha portato la sua esperienza agli studenti di prima e seconda: si tratta di Alberto Paleari, lui stesso ex studente del Pantani, che attualmente è il terzo portiere del Genoa. Coordinato dalla Prof.ssa Sara Ciapparella, ha raccontato la propria esperienza di vita di studente, di calciatore e di ragazzo come tutti i suoi coetanei. “Sognare alla grande, ma con i piedi per terra”, questo è il suo modo, questo è Alberto, un ragazzo semplice, capace di trasmettere agli studenti la sua storia.

Il suo approccio al calcio avviene nella squadra del suo paese e poi viene notato dal Milan dove cresce indossando la maglia rossonera dall’under 15 alla Primavera fino ad approdare nel 2012, anno della maturità presso il nostro istituto, nella prima squadra al fianco di Ibrahimovic, Gattuso, Abbiati, Thiago Silva: il massimo per un ragazzo di 18/19 anni!
Il sogno però termina alla fine di quella stagione calcistica. Il Milan non lo riconferma in rosa e Alberto, pur nell’amarezza di questa situazione, non perde il suo entusiasmo e la passione per questo sport, che è diventato il suo lavoro, e si rimette in gioco ripartendo da zero.
La risalita parte dalla Serie D, passando per la Serie C2, C1 fino ad approdare nel Cittadella in Serie B. Qui la sua esperienza dura quattro anni nei quali Alberto, con la sua determinazione e voglia di mettersi continuamente in discussione, diventa titolare e ha modo di affermare tutte le sue qualità. Durante questa stagione calcistica è in prestito al Genoa in Serie A ed è tornato, dunque, a calcare l’erba del campionato della massima serie.

Nonostante tutto questo, Alberto è rimasto l’Alberto di sempre, desideroso di continuare a “sognare in grande”, di non accontentarsi di “essere arrivato”, ma di mettersi continuamente in gioco. Ha pensato al proprio futuro, che sicuramente è quello di rimanere in Serie A trovando il modo di affermarsi e scendere in campo e non rimanere in tribuna, e nel frattempo si è laureato in Scienze Motorie. Una scelta, la sua, fatta per conoscere di più se stesso come giocatore ma allo stesso tempo per acquisire quelle competenze necessarie per portare avanti un’altra delle sue passioni: dedicarsi ai giovani. Ha fondato, infatti, insieme ad un amico che è stato suo preparatore atletico nel Milan, un’associazione, la “WannaBePro” che aiuta i i piccoli portieri a crescere e a trovare una loro dimensione.

Un ragazzo di paese, un ragazzo semplice, così come semplice è la sua famiglia: una famiglia di solidi principi con la quale, nonostante Alberto abbia dovuto lasciare a 20 anni, continua a vivere un rapporto stupendo che lo rende sereno e non lo ha mai fatto sentire solo.

Alberto è riuscito a trasmettere ai nostri ragazzi di prima e seconda, che lo hanno ascoltato con molta attenzione nonostante la “distanza”, la sua voglia di vivere, di non perdere nessuna occasione che la vita offre, nel bene e nel male, tanto che alla fine sono emerse tante domande quali la fatica di affrontare e conciliare la scuola e gli impegni sportivi, la grinta di risalire la china dopo il passaggio dalla Serie A alla D, la dedizione allo studio per passione e per il futuro perché, pur “avendo toccato il cielo con un dito” e avendo una situazione economica che lo fa stare sereno, non ha ancora perso la voglia di sognare.
Insomma… Alberto è un grande talento, un professionista esemplare, un esempio per i nostri ragazzi. Grazie Alberto.

S.C.
Ist. Professionale Sportivo “M. Pantani”

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