Il clamoroso addio della Virtus Roma al campionato ha aperto insperate occasioni di mercato, con i giocatori che erano sotto contratto con i capitolini liberi di trovarsi fin da subito una nuova squadra. Una situazione che non ha lasciato indifferente la Openjobmetis, in apnea in termini di classifica, gioco e morale dopo la batosta di ieri sera in casa contro Reggio Emilia e che ha bisogno di trovare nuova energia in campo.

Per questo la società biancorossa sta pensando molto seriamente di tesserare Anthony Beane (foto Virtus Roma), guardia del 1994, liberando lo slot di Andersson e andando a traslare il contratto dello sfortunatissimo Jalen Jones alla prossima stagione per non gravarsi ulteriormente di un peso economico su questa stagione.
Una scelta chiara, la ricerca di una guardia con punti nelle mani, che sappia ben supplire ai momenti no dei big three della squadra biancorossa, Scola, Douglas e Strautins, e dare maggiori soluzioni offensive a Bulleri.

Beane, prima delle breve e tormentata esperienza con Roma, veniva da due campionati in Belgio, con la maglia del Proximus Spirou, dai numeri molto importanti, in particolare quella 2019/20 chiusa con 18.3 punti di media a partita. Giocatore che fisicamente assomiglia molto a Douglas, non solo per l’altezza, entrambi 188 cm, ma anche per il modo di stare in campo. Eclettico, capace di fornire supporto anche in difesa, ha nel tiro dall’arco una delle sue maggiori armi ma può offrire ottime soluzioni anche nel tiro da due.
Con Roma ha chiuso la sua esperienza capitolina con 10.8 punti, 2.8 rimbalzi e 1.6 assist di media, in un contesto complicatissimo come quello romano che non ha aiutato lui come tanti altri giocatori ad esprimersi al meglio.

A Varese troverebbe una squadra in cerca della propria identità, con il bisogno di aggiungere qualità e punti ad un gioco offensivo troppo dipendente dai soliti noti e che, per tale motivo, rischia di essere quanto mai prevedibile per le difese avversarie, problema a cui Beane potrebbe dare sicuramente una prima soluzione.

Alessandro Burin

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