35 anni e più di 700 partite all’attivo, molte delle quali in AlpsHL: Francesco De Biasio è una delle novità di questa stagione dei Mastini Varese con cui, nelle tre gare disputate prima dello stop di novembre, ha messo a segno un assist all’esordio nella sconfitta contro il Bressanone. Da quella serata sono passati più di due mesi e mezzo e ora il campionato di IHL sta per rimettersi in moto. Per Varese il primo appuntamento è quello di domenica a Pergine (ore 16) e, come ha dichiarato il ds Malfatti pochi giorni fa, anche il difensore giallonero è fiducioso sul prossimo futuro della formazione allenata da coach Devéze.

Finalmente si ricomincia. Quali sono le sensazioni?
“Sapevamo che quella attuale poteva essere un’annata particolare, vuoi per la situazione legata al Covid e vuoi per l’indisponibilità del PalAlbani che ci ha costretti prima ad allenarci e giocare all’Agorà a Milano e da settimana prossima a trasferirci a Como. Nonostante tutto questo, stiamo bene e lavoriamo sul ghiaccio da più di quindici giorni. Io sono stato ancora più fortunato del gruppo perchè ho potuto riprendere ad allenarmi in pista qualche giorno prima a Torre Pellice dove risiedo”.

Come state? In che condizioni vi presentate domenica a Pergine?
“Non è semplice stare fermi per più di un mese e poi trovare subito un buon stato di forma. A me era successo prima di non allenarmi per così tanto tempo solo a causa di qualche infortunio. Riprendere è un sollievo ma è anche una fatica perchè rimettersi in moto non è semplice. Abbiamo lavorato e stiamo ancora lavorando bene e abbiamo tanta voglia di tornare a disputare un match, cosa che personalmente mi è mancata molto”.

Che ripartenza di campionato ti aspetti?
“Non sarà semplice per nessuno soprattutto dal punto di vista fisico e per vedere veri valori delle squadre si dovrà attendere qualche gara. In più, durante questa pausa qualche società ha cambiato dei giocatori e alcuni equilibri possono essersi modificati. Guardando a noi, siamo pronti a dare tutto per ripartire il meglio possibile e risalire quindi un po’ la china in classifica”.

Come ti trovi ai Mastini? Com’è stato l’impatto?
“Vivo a Torre Pellice e con la società ho trovato un accordo che mi permetta di allenarmi e giocare conciliando i miei impegni di lavoro e familiari. L’ambiente mi piace molto, coach Devèze è preparato e sta gestendo bene le difficoltà che abbiamo incontrato finora sia dal punto di vista dei risultati che della logistica; inoltre, conoscevo già qualche compagno con cui ho avuto modo di giocare a Torre Pellice e a Milano. Il gruppo è solido, siamo competitivi e credo che ad oggi non abbiamo ancora mostrato il nostro potenziale. Con la dovuta tranquillità sono certo che uscirà fuori e ci toglieremo delle soddisfazioni”.

Finora in quattro partite ne avete vinta una e avete 3 punti in classifica.
“Dobbiamo stare calmi perchè tutto è assolutamente risolvibile. Davanti a noi ci sono ancora 14 gare e tutto può succedere. Credo che stabilirci a Como ci aiuterà nel nostro percorso di crescita anche perchè avremo la possibilità di allenarci almeno una volta in più alla settimana e questo vuol dire molto. Sono sicuro che conquisteremo una buona posizione per i playoff e tenteremo di qualificarci alla semifinale di Coppa Italia. Già domenica dobbiamo fare bene e dovremo perciò stare attenti ai tanti giovani veloci e bravi che Pergine ha in rosa”.

Hai tantissima esperienza, anche in AlpsHL. Quali sono i ricordi più belli che ti porti dentro in 18 anni di hockey ad alti livelli?
“Uno sicuramente è aver indossato il 4 di mio padre e poi aver vinto la Coppa Italia con il Valpellice nel 2015/2016, un’annata a dir poco sorprendente. Sono nato ad Alleghe e ho assaggiato tanto buon hockey anche a Torre Pellice, Cortina, Milano e Gardena e l’anno scorso è stata una grande soddisfazione fare un passo indietro, tornare a Torre Pellice, disputare un ottimo campionato e arrivare fino in semifinale di Coppa Italia con la Valpe. Terminata la scorsa stagione, avevo quasi pensato di smettere anche per dedicare più tempo alla mia famiglia, ma è arrivata la proposta di Varese che mi ha convinto a giocare almeno un’altra annata e di questo ne sono molto felice”.

Che cosa hai portato in giallonero?
“Indubbiamente nella mia carriera ho maturato molta esperienza e poi sono a mio agio con il disco sulla stecca e riesco a gestirlo tranquillamente. Fin da giovane sono sempre stato utilizzato in powerplay e mi piace fare la differenza in quelle situazioni che nell’hockey attuale hanno sempre più importanza”.

Qual è il tuo augurio per il futuro?
“Sono contento che le società stiano combattendo per stare a galla anche in un momento critico come questo. Spero che dai tifosi e dagli sponsor possano ricevere aiuti e sostegno per riuscire a mantenere vivo l’intero movimento hockeistico. Non parlo solo di prime squadre, ma anche e forse soprattutto dei settori giovanili dai quali dipenderanno le prime squadre dei prossimi anni. Dobbiamo tenere duro e trovare le risorse utili a fare andare avanti i club, ne va del nostro hockey”.

Laura Paganini
(foto Tatiana Munerato – Mastini Varese)

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