Si gioca, non si gioca. L’interruttore della Serie D è sempre in bilico tra on e off, e il Città di Varese si sta ormai abituando a navigare sull’attenti. Domenica e mercoledì scorsi le lacune del protocollo sanitario hanno costretto i biancorossi ai box senza motivo e anche per domenica 20 dicembre non si ha, al momento, la garanzia di scendere in campo al “Franco Ossola” contro la Sanremese.
Infatti, i tamponi rapidi effettuati giovedì hanno evidenziato due casi sospetti, il che significa la necessità di ricorrere al test sierologico e aspettarne gli esiti: in caso di positività certificata toccherebbe all’ATS di competenza decidere se isolare tutto il gruppo squadra e, in quel caso, scatterebbe automaticamente il rinvio.

Nella speranza che anche l’esito del sierologico sia negativo, comunque, mister Rossi sta preparando la difficile sfida contro i liguri e, a tal proposito, la settimana e mezza di pausa forzata lontana dalle gare non rappresenta necessariamente un male. “Questi dieci giorni di pausa inattesi – spiega Rossi – sono serviti sul piano del lavoro: ho avuto modo di conoscere meglio i giocatori, anche se spesso una conoscenza completa non c’è nemmeno a fine stagione, e al tempo stesso i ragazzi hanno capito ancor di più quella che è la mia volontà. Poi chiaramente questo di per sé non basta e bisognerà trasmettere quanto fatto in allenamento sul campo per diventare animali da gara“.

Entrare in campo nella maniera giusta sarà ancor più fondamentale questa volta perché il tabù del “Franco Ossola” deve essere sfatato e Rossi ha una ricetta molto semplice: “Bisogna scendere sul terreno di gioco con la testa libera, senza farsi condizionare da quanto successo in passato, e dare il meglio. Credo comunque che questo campionato sia anomalo perché non c’è poi così tanta differenza tra il giocare in casa o in trasferta; l’importante è avere sempre l’atteggiamento giusto“.

Di fronte ci sarà un avversario solido e quadrato come la Sanremese, squadra che secondo Rossi ha uno dei reparti offensivi più forti del campionato: “Non hanno forse i punti che avrebbero meritato, così come noi, e hanno le carte in regola per mettere in difficoltà chiunque. Se vogliamo portare a casa un risultato positivo dovremo fare una grande partita di attenzione a livello difensivo, ma al tempo stesso ritengo che abbiamo le giuste armi per dar loro filo da torcere. Come noi dovremo preoccuparci di loro, loro dovranno preoccuparsi di noi; ovviamente sarà il campo a dire chi avrà ragione“.

Capitolo indisponibili. “Purtroppo Mamah si è fatto male in allenamento – specifica Rossi –, ha un trauma distorsivo al ginocchio e non sarà della partita. Disabato è ancora out e ne avrà per un mese e mezzo, mentre Beak sta tornando in gruppo; Malvestiti, Polo e Scampini sono recuperati“. A questi, ovviamente, si potrebbero aggiungere i due casi sospetti.

Tornando alla partita di domenica, il tecnico biancorosso si aspetta una superiorità territoriale da parte della Sanremese, che dalla sua ha una gran fase di palleggio, motivo per cui il Varese dovrà essere veloce e incisivo nelle verticalizzazioni. In questo senso è lecito aspettarsi una partita maschia di sacrificio, con Rossi che ha tutta l’intenzione di proseguire con il 4-3-3 visto a Casale: “Mi sono fatto un’idea abbastanza precisa della squadra e ho in mente nove undicesimi della formazione ideale; ci sono sempre un paio di ballottaggi. Credo che in Serie D due under debbano essere i terzini, poi c’è il portiere, mentre il quarto può cambiare di partita in partita fra attacco e centrocampo. Ovviamente nel 4-3-3 mi aspetto molto dalle mezzali che devono raddoppiare per aiutare i terzini e inserirsi a supporto della fase offensiva; devo capire chi sono i più adatti e per quanto ho visto Scampini ha le caratteristiche che cerco. Capelli? Nella mia formazione è mezzala, ma bisogna vedere se lui vuole restare mezzala; e qui mi fermo“.

Una formazione tipo potrebbe dunque vedere confermato il centrocampo di Casale con Snidarcig, Guitto e Romeo (con Scampini che potrebbe ritagliarsi uno spazio), mentre in attacco ci potrebbe essere una chance per Balla da falso nueve insieme a Lillo sulla sinistra e Mobilio sulla destra, anche se resta concreta l’ipotesi di Fall come punta. In difesa Negri e Petito agiranno sulle corsie con Viscomi al centro insieme a uno fra Mapelli e Simonetto; in porta confermato Lassi che dopo l’ultima bella prestazione è a caccia di conferme. “Mi sono complimentato con Lassi dopo Casale – aggiunge Rossi – ed è raro che io lo faccia con un singolo, ma gli ho detto che ora arriva la parte più difficile: confermarsi”.

In chiusura, una riflessione sulla condizione psicologica della squadra con Rossi che sentenzia: “Si esce dalle situazioni difficili grazie ai leader silenziosi, ovvero coloro che dimostrano carattere sul campo sia in settimana sia in partita. Non posso aspettarmi questo dai più giovani, anche se abbiamo under assolutamente validi, per cui i più ‘grandi’ dovranno essere in grado di trascinare la squadra. A volte urlare non serve, basta trovare le parole giuste“.

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Matteo Carraro

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