La giovanissima Aurora Raia della Compagnia Arcieri Città di Varese è una dei 6 talenti in erba premiati dal Panathlon Varese con il riconoscimento “Talenti dello Sport 2020”. Tredicenne con la testa sulle spalle e con tanti desideri da realizzare, Aurora è innamorata del tiro con l’arco, una disciplina che “molte volte purtroppo non è presa sul serio – afferma -. Mi è capitato spesso di sentirmi dire che il mio sport non è davvero tale, ma è piuttosto un hobby o un passatempo. No, il tiro con l’arco è uno sport a tutti gli effetti ed è importantissimo che venga definito con il nome che merita così come tutti gli altri”.

Da quanto tempo pratichi questa disciplina? Come hai iniziato?
“Fin da bambina ho sempre fatto vari sport. L’ultimo prima del tiro con l’arco è stata la pallacanestro alla Robur, ma ho dovuto smettere per problemi al ginocchio. Sono una persona attiva e non volevo rimanere senza fare nulla. La scherma e il tiro con l’arco mi hanno sempre affascinato e incuriosito parecchio e così, quasi per caso, prima grazie ad un volantino che ho letto a scuola e poi grazie ad un amico di famiglia che aveva contatti con gli Arcieri Varese, mi sono trovata a vedere tirare ed è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Mi è piaciuto il colore degli archi, il fatto che sembrava facile e ho voluto provare. Ora amo questa disciplina perchè la trovo molto personale: se sbaglio o se vinco è merito mio. L’ho fatto molto mio”.

Quali sono i momenti più emozionanti della tua carriera da giovane arciere. C’è una gara in particolare che ti porti nel cuore?
“Ho partecipato al Trofeo CONI 2019 e con la squadra siamo arrivati secondi. E’ stata la mia prima esperienza seria ed è stato uno dei momenti più belli della mia vita anche perchè mi ha fatto capire che voglio davvero dedicarmi al tiro con l’arco molto seriamente”.

Sei contenta del premio? Te l’aspettavi? Vorresti dedicarlo a qualcuno?
“Non me l’aspettavo assolutamente anche perchè ho iniziato relativamente da poco: mi alleno precisamente dal 22 maggio 2018. Non credevo di eccellere nel tiro con l’arco e voglio ringraziare i due miei allenatori, Walter e Mariangela, con i quali mi trovo benissimo e con i quali lavoro mediamente 4-5 volte alla settimana”.

Hai qualche esempio/idolo in particolare?
“Senza dubbio Chiara Rebagliati e Tanya Giaccheri, due atlete impeccabili che non sbagliano praticamente nulla. Inoltre, le ho conosciute personalmente e sono persone davvero adorabili”.

In che cosa sei brava e dove devi migliorare?
“Sto lavorando molto sulla concentrazione e sul contenere la mia ansia. In questo sport ancora più di altri bisogna incanalare bene i propri obiettivi e in questo devo crescere ancora. Tecnicamente me la cavo abbastanza bene e mi piace particolarmente il mio rilascio”.

Quali sono i tuoi sogni e obiettivi, dal punto di vista dello sport e in generale?
“Le Olimpiadi sono il mio sogno, così come quello di ogni altro sportivo. Nella vita, vorrei diventare una psicologa dello sport”.

Laura Paganini

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