Continua il viaggio tra gli atleti premiati come “Talenti dello Sport 2020” dal Panathlon International Club di Varese che ha conferito alcuni riconoscimenti ai migliori atleti Under 16 della nostra zona. Un premio importantissimo, ancor di più se considerato l’anno che abbiamo vissuto e quante difficoltà ha significato per tutto il mondo dello sport.
Alessandra Savio, tiratrice del club Arcieri Tre Torri di Cardano al Campo, è stata premiata per gli ottimi risultati raggiunti e per essersi distinta con grande qualità nella sua disciplina. La giovane arciera racconta le emozione e lo stupore di aver ricevuto un premio tanto importante quanto inaspettato, guidata dalla passione irrefrenabile per questo sport coltivata durante tutto quest’anno nonostante le tante difficoltà affrontate per potersi continuare ad allenare anche in condizioni proibitive.

Ti saresti aspettata questo premio e cosa significa per te?
“Non me lo sarei mai aspettato anche perché non conoscevo quanti altri atleti e di che livello fossero i candidati a concorrere per questo premio. E’ stata un’emozione bellissima scoprire di aver vinto, soprattutto perché ho ricevuto il premio in maniera del tutto inaspettata. Sicuramente sono consapevole di quanta valga questo titolo e sono davvero felice di riceverlo”.

Come hai vissuto quest’anno molto particolare?
“E’ stato difficile, non solo per me ma per chiunque pratichi sport penso. Ho dovuto trovare il modo di allenarmi e di tirare quando non c’era la possibilità di andare al campo di allenamento. Tiravo in casa, sono arrivata a tirare per fino in cantina alla sera ed è stato difficile trovare proprio il modo migliore per poter continuare ad allenarmi anche in questo momento. La voglia è sempre rimasta la stessa in questi mesi, perché tirare con l’arco è una cosa che mi piace fare moltissimo e che faccio volentieri, ma è stata davvero dura trovare un modo per allenarmi bene”.

Se dovessi ripercorrere la tua carriera ad oggi, sapresti trovare una gara alla quale sei particolarmente legata?
“Di gare alle quali sono legata ce ne sono più di una. Sicuramente una di quelle che più mi è rimasta a cuore ed impressa è stata una gara Regionale, che ho svolto in outdoor, quindi all’aperto in estate, dove c’erano le selezioni regionali per portare i ragazzi selezionati in Coppa Italia. La prima parte di gara era andata un po male ma sono riuscita a riprendermi facendo una seconda parte di gara bellissima e riuscendo a conquistare un posto in selezione”.

Se dovessi guardare al futuro, qual è il livello al quale aspiri e pensi di poter arrivare?
“La mia aspirazione più grande è diretta inevitabilmente alla Nazionale e poi a tutto ciò che ne consegue. Penso di poter raggiungere tale livello ed obiettivo, prima o poi a furia di insistere ed allenarmi, cercando di migliorare sempre di più, penso che si possa fare”.

C’è qualcuno in particolare a cui vuoi dedicare questo premio?
“Sicuramente al mio allenatore che mi ha candidata e poi ai miei genitori che mi permettono di allenarmi e mi accompagnano ogni volta avanti ed indietro dagli allenamenti o dalle gare e mi aiutano tantissimo emotivamente”.

Alessandro Burin

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