Il 2020 è stato un anno decisamente diverso rispetto a tutti quelli che abbiamo vissuto finora, un anno in cui molti aspetti della nostra vita sono stati stravolti. Ma non tutto è da buttare e lo dimostrano i calciatori dilettanti a cui abbiamo chiesto un bilancio di quest’anno. Per il 2021 la speranza comune è che la situazione legata al Covid si stabilizzi e, con essa, si possa tornare a giocare allo “sport più bello del mondo” e, nello stesso tempo, si possano portare avanti importanti progetti personali.

Filippo Teseo, Gavirate: “Per quanto riguarda questo 2020, salvo ovviamente la vittoria del campionato di Promozione con il Gavirate; seppur non abbia avuto la possibilità di terminare sul campo quanto iniziato, sono felice di aver raggiunto l’obiettivo per cui abbiamo lavorato tanto.
Il 2021 sarà un’incognita, ci sono ancora troppi dubbi che aleggiano sul calcio dilettantistico. Si ricomincerà? E in che modo?
Mi auguro che questo virus non sia soltanto nocivo per il calcio dilettanti, ma possa essere in qualche modo in grado di riportare un po’ di entusiasmo in tutto il movimento.
Il 2021 sarà invece fondamentale per la mia crescita personale e umana, essendo in attesa dell’arrivo di una bambina che dovrebbe nascere a maggio, per questo ora le energie e i pensieri sono indirizzati in quella direzione”.

Luca De Rosa, Valle Olona: “Per questo 2020 a livello calcistico salverei sicuramente le mie prestazioni e quelle della squadra perché ci stavamo mettendo tanto cuore e speravamo di rialzarci dopo i risultati avuti. L’arrivo del nuovo mister ci aveva dato molti stimoli, per altro. Per il 2021 spero sicuramente di poter tornare a giocare e fare qualcosa di importante con la mia squadra. Dopo tutti i sacrifici fatti durante il settore giovanile, non mi dispiacerebbe in futuro magari puntare a categorie ancora più alte”.

Denis Manuzzato, Accademia BMV: “Del 2020 direi che a livello calcistico salvo il fatto di aver trovato un ambiente all’Accademia Bmv molto positivo, con un gruppo davvero unito. A livello personale mi focalizzerei sul recupero dall’infortunio al ginocchio e sul fatto che nonostante il Covid questa estate un po’ sia riuscito a viaggiare; quanto al 2021 che dire…calcisticamente mi auguro di poter continuare a giocare a buoni livelli riuscendo sempre a conciliare l’attività sportiva con quella lavorativa, personalmente, invece, mi accontenterei di poter tornare a giocare, altrimenti mi tufferò a pieno regime nel padel (ride ndr)”.

Massimo Federici, Caravate: “Che cosa salverei di questo 2020 a livello calcistico? Veramente poco, ha tagliato le gambe a noi piccole società. Una cosa che mi rende davvero fiero, visto che l’ho proposto e realizzato, è che ad inizio stagione siamo stati gli unici, oltre a Varese e Varesina, ad aver fatto la lista delle magliette con i numeri personalizzati. Grazie soprattutto al mio amico e compagno Lorenzo Pedron per lo sponsor delle magliette e il DS Angelo Minervino per tutta la parte organizzativa e burocratica. Invece, a livello personale sono soddisfatto perché ho finalmente comprato casa.
Per l’anno nuovo, se riusciremo a cominciare, vorrei arrivare in doppia cifra di gol, così da vincere la scommessa con il presidente Tatti”.

Mirco Tamborini, Don Bosco Bodio: “Questo è stato veramente un anno difficile, sotto ogni punto di vista. A settembre sembrava quasi possibile un ritorno in campo, e così è stato, ma abbiamo dovuto riporre gli scarpini nella borsa dopo un paio di partite. E di questi pochi attimi giocati non c’è molto da ricordare. Guardando alla stagione passata, anche se incompleta, posso ritenermi quasi soddisfatto dei risultati ottenuti, sia a livello personale che come collettivo. Abbiamo lottato e stretto i denti fino alla fine, senza mollare mai un colpo. Abbiamo creato un vero gruppo, non una semplice squadra formata da singoli giocatori. L’esperienza più bella da ricordare rimane la vittoria per 4-5 contro la capolista Città di Varese al “Franco Ossola”, con gli spalti pieni di tifosi.
A livello personale sono soddisfatto ma allo stesso tempo un po’ deluso. Prima dello stop del campionato ero in testa alla classifica cannonieri con 26 reti e puntavo al record storico della categoria. Vorrei spendere qualche parola anche per ricordare come le società si siano subito organizzate al meglio per adeguarsi alla situazione di disagio creata dal virus, nonostante le tante difficoltà anche economiche.
Pensando alla stagione che verrà, auguro che la situazione si sistemi al più presto possibile, non tanto per la riapertura dei campionati, ma per poter tornare a vivere nella normalità che da tempo manca. Sono fiducioso e credo che potremo tornare sui campi verdi da noi tanto amati, prima del previsto. Le mie ambizioni rimangono sempre quelle della passata stagione: portare la squadra in una categoria superiore con l’aiuto di tutti i compagni e battere quel record tanto sognato”.

Continua domani e dopodomani

Silvia Alabardi
Mariella Lamonica
Laura Paganini
Dario Primerano
Roberta Sgarriglia

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