Ad un passo dalle elezioni del nuovo comitato regionale lombardo, a dire la sua è anche il dg dell’Antoniana Giuseppe Abenante, altra società appartenente al Team Nord Ovest.
Fare parte del team Nord Ovest vuol dire anche appoggiare la candidatura di Carlo Tavecchio che continua le sue riunioni online dimostrando grande determinazione in questo suo nuovo, probabile, corso.
La prima conquista, però, è stata quella di strappare un sì quanto alle “votazioni online”.
“In una situazione epidemiologica come quella in atto era impensabile credere che tutte queste società potessero spostarsi a Brescia, come deciso ultimamente, per esprimere la propria preferenza, sarebbe stato un controsenso assurdo, oltre che molto pericoloso per la salute di tutti”.
Il Team Nord Ovest ha appoggiata fin da subito la candidatura “Tavecchio”, quali sono le motivazioni che vi hanno spinto verso questo sostegno?
“Ci siamo trovati di fronte una scelta tra A e B ed all’unanimità abbiamo scelto di appoggiarci alla candidatura che ci è sembrata fin da subito la più forte, dobbiamo distogliere dalle nostre teste l’immagine di Tavecchio come ex presidente della Figc, la sua voce ha un certo peso ed il suo programma è sicuramente più oculato rispetto a quello proposto dall’altro candidato, Pasquali, ma non solo: la fiducia che stiamo riponendo in Tavecchio in realtà è una fiducia equamente condivisa con tutto il team che ci ha presentato e che sembra preparato per ricoprire le cariche in essere”.
Anche Varese sceglie di mettersi in prima linea con le candidature di Dario Lo Bello e Carmine Gorrasi rispettivamente nei ruoli di consigliere e delegato assembleare a Roma, quanto è importante questo passo?
“Non è importante, è fondamentale: innanzitutto significa metterci la faccia, e poi finalmente potremo avere un punto di riferimento che ci aiuterà in molte questioni perché non dimentichiamoci che tante volte per noi dirigenti di società di calcio dilettantistico è complicato persino avere il tempo di leggere con attenzione un decreto, o regolamento, sapere che ci sono figure affini che, detto fuori dai denti, parlano la tua stessa lingua e conoscono bene le nostre problematiche”.
Quali ti auguri siano le prime mosse del nuovo eletto a prescindere da chi sia?
“Io come tutti gli altri mi auguro solo una cosa ovvero decisioni. Quello di cui abbiamo più bisogno è chiarezza, chiarezza dal punto di vista economico, chiarezza su un’eventuale ripresa, chiarezza sulla modalità, sui protocolli, sulle quote…non fraintendetemi io non parlo di soluzioni nell’uno o nell’altro senso, parlo di avere tra le mani un percorso lineare da compiere insieme, il calcio dilettanti è in una crisi profonda e questo è sotto gli occhi di tutti, se vogliamo salvarlo, tutti insieme, abbiamo bisogno di decisioni, di decisioni imparziali e chiare”.
Nel frattempo il team nord ovest continua a lavorare e ha intenzioni di proseguire il percorso ad oggi solo tracciato anche dopo il 9 gennaio…
“La nascita di questo fronte comune è una svolta, è una presa di coscienza, è l’insieme di società che lavorano verso un obiettivo comune ed io devo cogliere l’occasione per complimentarmi con tutti, ci sono persone che davvero stanno lavorando sodo e lo stanno facendo nell’interesse comune, non è cosa da tutti i giorni”.
Quali decisioni avete già preso? Quale sarà il prossimo step?
“La prima scelta è quella di non allenarci finché non ci sarà un protocollo chiaro che tuteli i presidenti delle società e che dia delle garanzie, sappiamo bene cosa comporti per tutti noi stare lontani dal nostro amato campo da calcio, ma sappiamo anche che dobbiamo ripartire in sicurezza, a prescindere da quando sarà”.
E a proposito di questo, quando sarà? Hai un’idea?
“Purtroppo in questa situazione siamo passivi, siamo in balìa degli eventi, credo che una prima vaga idea potremmo averla a fine gennaio, quando si farà un bilancio dei contagi tenendo in considerazione anche la riapertura delle scuole e poi speriamo che una volta per tutte Lnd e comitato tecnico scientifico si incontrino e con coscienza ed intelligenza ci dicano con chiarezza, non mi stancherò mai di dirlo, cosa ne sarà di noi”.
Mariella Lamonica
