Il 2021 è iniziato con una grande novità per il calcio dilettantistico lombardo: l’elezione al ruolo di presidente del CRL di Carlo Tavecchio, fortemente sostenuto dalle società del Team Nord Ovest Lombardia. Cosa cambierà in questo quadriennio? Come verranno affrontati i tanti problemi e interrogativi che da mesi preoccupano dirigenti, calciatori e tifosi?
Nella speranza che il nuovo anno porti più certezze e consenta il ritorno in tutta sicurezza sui terreni di gioco, il mister della Sestese Alessandro Ferrero ha dato la sua opinione sul momento che stiamo vivendo, valutando con sano realismo i possibili scenari futuri a breve e lungo termine.

Mister, cosa pensa del risultato delle elezioni? Cosa si auspica che possa cambiare in questo momento difficile?
“Non so cosa potrà cambiare e preferisco guardare le questioni del campo che quelle di politica sportiva, ma il nome di Tavecchio dovrebbe essere una garanzia per quello che ha fatto nella sua carriera. È chiaro che mi auguro che facciano il bene del nostro sport e che abbiano un occhio di riguardo per il discorso del settore giovanile, soprattutto in questo momento complicato, perché abbiamo bisogno di qualcuno che salvaguardi il mondo dilettantistico. Già in condizioni normali, negli ultimi anni c’era stata qualche difficoltà e oggi, a maggior ragione con quello che sta accadendo, ci serve gente forte che prenda in mano la situazione e capisca le complessità del periodo. Ci sono aspetti che dovranno essere rivisti, come il discorso dello svincolo. È vero che da un lato darebbe ai ragazzi la possibilità di poter giocare in qualche altra squadra, ma dall’altro metterebbe in grande difficoltà la maggior parte delle società. Per quelle che finora hanno investito nei settori giovanili cambierebbe praticamente tutto e potrebbe anche essere la mazzata finale. Mi auguro chesi riesca a trovare una soluzione che possa andare bene per tutti”.

E il Team Nord Ovest lavorerà senz’altro in sinergia, come ha già dimostrato di fare.
“Le società hanno fatto fronte comune indipendentemente dalla categoria e penso che sia qualcosa di assolutamente positivo per cercare di portare avanti le proposte che si ritengono più opportune, proprio per salvaguardare il calcio dilettantistico”.

Nel fine settimana uscirà un nuovo DPCM. In teoria, se la Lombardia rimarrà zona arancione, potrebbero essere consentiti gli allenamenti. Come Sestese che intenzioni avete? Lei che cosa farebbe?
“Io credo che in queste condizioni sia impossibile riprendere, indipendentemente dal colore della zona, e che fare allenamenti distanziati abbia poco senso per uno sport collettivo come il calcio. A questo punto conviene continuare su Zoom. Finché la situazione generale non migliorerà sarà difficile riuscire a programmare qualcosa, anche per via del divieto di utilizzo degli spogliatoi. Quindi la nostra intenzione è di aspettare che ci siano protocolli diversi per poter iniziare, altrimenti andremo avanti come stiamo facendo adesso con gli allenamenti differenziati da svolgere a casa o al parco. I ragazzi ci inviano i report di quello che fanno e con le app si può monitorare tutto a distanza”.

Crede che durante l’anno potranno esserci le condizioni per la ripresa del campionato? Secondo lei, quale sarebbe la soluzione migliore in termini di modalità e tempistiche?
“Per me la soluzione migliore sarebbe di riprendere il campionato e finirlo, con il girone di andata e di ritorno, ma i tempi sono stretti e la vedo molto difficile. La seconda opzione sarebbe di giocare solo l’andata e poi i playoff, che sarebbe comunque meglio che non terminare la stagione. Tutti aspettiamo il momento della ripresa e non vediamo l’ora, però per i dati che vediamo tutti i giorni credo che solo per gli allenamenti dovremo aspettare almeno fino allafine di febbraio. Di solito sono ottimista, ma onestamente con la situazione sanitaria attuale forse bisognerà proiettarsi direttamente al prossimo campionato. Più passa il tempo, più la ripresa della stagione diventa sempre meno probabile, a meno che non decidano di andare avanti almeno fino alla fine di giugno e fare i playoff a luglio, quindi in quel caso si potrebbe ripartire anche ad aprile. Se invece vorranno mantenere il format attuale, con la chiusura del campionato entro la fine di maggio, allora non ci sarà abbastanza tempo. A questo punto mi auguro almeno che ad aprile ci si potrà allenare e fare qualche amichevole per riprendere a lavorare con i ragazzi e non lasciarli fermi un anno. È vero che in estate avevamo ricominciato, ma comunque si erano fatti solo due mesi di calcio, quindi piuttosto che aspettare fino al prossimo agosto, andrebbe bene fare qualche allenamento così”.

Silvia Alabardi

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