Poulter 5.5: non è la sua miglior serata, costretta anche da una ricezione ballerina a rincorrere tanti palloni, la pulizia delle alzate ne risente ed osa troppo poco anche a rete, puntando spesso sulla soluzione che le dà più garanzie, Gray, rendendo di conseguenza il gioco un po’ troppo prevedibile. Sigla 2 punti, di cui un muro.
Mingardi 5.5: è croce e delizia. Talvolta tira fuori dal cilindro colpi da applausi, ma tante, troppe volte, non fa la scelta giusta, mettendoci più potenza che testa e, ad onor del vero, bisticciando un po’ con le alzate di Poulter., non sempre perfette. Parte bene, poi si intimorisce, forse, nel confronto a distanza con l’altro opposto, Grobelna, che stasera è davvero implacabile e quando la palla scotta, lei si brucia. Alla fine i punti sono 12 con il 30% in attacco.
Stevanovic 6: con la sua grinta ci prova a tenere alta la concentrazione e farsi trovare pronta, ma anche la centrale numero quindici non sempre ha in mano il bandolo della matassa e fatica a pungere, non a muro dove ne stampa ben 5 anche in momenti di difficoltà. Al termine si contano 10 punti (con il 23% in attacco) e ace.
Olivotto 6: spingere un po’ di più sulla centrale numero tre forse avrebbe giovato perché la partenza è stata confortante e il primo parziale l’ha vista protagonista soprattutto a muro. Nel disordine generale ci prova, non sempre in maniera efficace, ma non demorde. I punti totali sono 7 con il 57% in attacco (di cui 3 muri).
Gennari 5: senza troppi giri di parole, dalla capitana in una gara così ci si aspettava un altro tipo di prestazione. Stranamente fatica tanto in seconda linea come raccontano i numeri (38% di positiva e 28% di perfetta) e non riesce a trovare l’appiglio per scuotersi nemmeno in attacco, mettendo a terra solo 4 punti (30%). In due set rifiata lasciando il posto ad Escamilla.
Escamilla 6: sul groppone ha il peso delle tre battute errate in momenti che contano, ma in compenso ci mette verve ed una ricezione discreta, provando ad offrire un’alternativa valida al reparto offensivo. I punti sono 4, la ricezione conta il 66% di positiva ed il 44% di perfetta.
Gray 7: è l’appiglio biancorosso, quello a cui ci si può aggrappare in ogni circostanza, anche quando le cose non girano, anche quando la ricezione non perfetta e l’alzata idem. Fattura 18 punti con il 47% in attacco e ci mette le braccia anche in ricezione (57% di positiva e 28% di perfetta).
Leonardi 7: leader vera, dal primo all’ultimo punto. Compie una serie di miracoli di cui si perde il conto già nel primo set, ma anche quando la posta in palio si alza e le bordate arrivano da ogni dove lei c’è, eccome, se c’è. 83% di positiva e 75% di perfetta bastano per raccontare la sua serata.
Mariella Lamonica
(Foto Alessandra Molinari)