In attesa di avere la certezza che si giocherà la gara di domenica tra la Pallacanestro Varese e la Fortitudo Bologna, conosciamo da vicino i romagnoli. Così come Varese, anche la Fortitudo ha cambiato allenatore durante questa stagione. Sulla panchina felsinea non c’è più il coach della Nazionale Meo Sacchetti, ma coach Dalmonte chiamato a risollevare una squadra partita con ben altre ambizioni e che, al momento attuale, è più coinvolta nella lotta per non retrocedere che non in quella per i playoff. 
Anche la squadra non è stata esente da ritocchi: Fletcher ha già salutato, la Effe sta per separarsi dal lungo Happ – che finirà a Sassari – e potrebbe privarsi anche di uno fra Sabatini, inseguito in estate anche da Varese, e Palumbo, con entrambi che vantano pretendenti in LegaDue. 

Chi è arrivato? La Fortitudo ha pescato a piene mani dalla defunta Virtus Roma aggiungendo in cabina di regia Tommaso Baldasso – 10 punti di media in 23′ di utilizzo col 57% da 3 in due gare – e il pivot Dario Hunt chiamato a dare solidità ad un reparto parso in difficoltà finora sopratutto a livello difensivo. Con loro si è aggiunto anche Wesley Saunders, guardia atleticamente debordante e visto in maglia Cremona in precedenza nel nostro campionato, ma un infortunio muscolare lo ha tolto dal parquet e non dovrebbe essere della contesa contro Varese. 

Come regista titolare troviamo Fantinelli che sta viaggiando su numeri migliori rispetto alla scorsa stagione. In guardia c’è il sentito ex di turno ovvero l’indimenticabile Adrian Banks, 35 primavere il prossimo 9 di febbraio per il top scorer biancoblu: 15,5 punti di media, ma con la peggior percentuale di sempre dall’arco: solo 28,9% che è inferiore anche al primo anno in biancorosso chiuso a 29,2%. Con lui l’inossidabile Pietro Aradori: migliore per media punti 15,6, ma fermo dal 20 dicembre a causa di un infortunio. A completare gli esterni c’è la stazzata ala Todd Withers pescato dalla G League di Grand Rapids, giocatore che ha un buon uno contro uno, ma anche un buon tiro dalla lunga distanza. 

Sotto canestro troviamo oltre al già citato Hunt i nostri TotèCusin e Mancinelli. Il 211 Totè è quello che ha più beneficiato dell’arrivo di Dalmonte: lanciato in quintetto, nelle ultime 5 uscite ha collezionato la bellezza di 14 punti di media col 72% da 2 e il 40% da 3 conditi da 5,4 rimbalzi a gara. Il “vecchio” Cusin è stato chiamato per dare un rinforzo difensivo di peso al settore lunghi mentre il “Mancio”, capitano della Fortitudo, ha un ruolo marginale con poco più di 10′ a gara, ma fornisce sempre impatto a discapito dei quasi 38 anni da compiere nel prossimo mese di marzo.

Matteo Gallo
(foto FB Fortitudo Bologna) 

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