Ci sono molti personaggi che amano il proprio lavoro, danno il 100 per cento in ciò che fanno, ma non vogliono apparire alle luci della ribalta. Matteo Rizzo è uno di questi. Apprezzatissimo nel proprio ruolo, Matteo mette sempre davanti a sé il noi anziché l’io. Caratteristiche ormai sempre più rare in un mondo dove conta sempre l’apparenza invece della sostanza. La nostra intervista parte dalla scelta di questa estate ovvero il passaggio dalla Sangiorgese all’HUB del Sempione, ovviamente sempre occupandosi del settore Minibasket.
“Penso che sia stato il momento giusto per cambiare. Ho trascorso 15 anni alla “Sangio” e dopo così tanto tempo mi sono chiesto se avessi avuto le qualità per fare questo lavoro anche in un’altra società. Penso sia normale avere questo tipo di dubbi. Ho avuto la fortuna di conoscere Marco Pirovano, mi sono confrontato tanto con lui e, alla fine, mi ha convinto ad iniziare questa nuova avventura. La Sangiorgese continuerò sempre a seguirla con la massima attenzione: una parte di me e del mio cuore saranno sempre con loro”.

Venendo al presente, è arrivato un nuovo ingresso nell’HUB del Sempione: Arsago è entrata a far parte del “gruppo” con un accordo che rende ancora più importante il lavoro che tutto l’HUB (Pallacanestro Cardano, Basket Casorate e BBG Gallarate) sta facendo.
“Arsago è partita qualche anno fa come centro minibasket. Poi, è arrivata la decisione di collaborare con Casorate che, infine, ha portato all’accordo comunicato ufficialmente in questa settimana: è ovvio che vogliamo costruire un percorso di lavoro comune a tutte le società facenti parte dell’HUB del Sempione. Il momento non è facile per nessuno, ma ci fa molto piacere che Arsago abbia deciso di unire le forze con noi perchè significa che il lavoro che stiamo facendo è apprezzato. Mi preme sottolineare come siano stati fondamentali l’apporto di Walter Sartori, presidente di Basket Casorate, e quello di Alessandro Maffioli, presidente di Scuola Basket Arsago, a realizzare questo bellissimo progetto. Oltre a loro non posso non citare Marco Pirovano con cui condivido questo ruolo così come non si può non citare Francesco Fogato che è fondamentale per questa società”.

Un momento non facile dove siete stati bravi a tenere viva l’attenzione dei ragazzi con le vostre millemila iniziative.
“Devo ammettere che abbiamo fatto tanto e agendo rapidamente. Incontri in zoom sia per il settore giovanile che per il minibasket, poi tutte le iniziative come, ad esempio, gli incontri con Acker, con la psicologa, con mental coach e, dulcis in fundo, andare con il furgone a Natale a consegnare i regali alle famiglie. E’ stato bellissimo ed emozionante: ci ha fatto proprio sentire l’appartenenza a una famiglia, la famiglia BBG. Penso sia fondamentale far sentire partecipi soprattutto i bambini di un qualcosa che va oltre i semplici allenamenti”.

Siamo in un momento in cui i settori giovanili sembra stiamo per ripartire, ma il minibasket rimane al palo. Qual e’ la tua opinione in merito?
“Ripartire col settore giovanile significa ridare degli stimoli a dei ragazzi che oggi non vanno a scuola e passano le mattine attaccati ai pc con la didattica a distanza. E’ un briciolo di normalità in un periodo stranissimo. Poi, vedo come si ragiona in società e sono estremamente orgoglioso di ciò: regole certe, gruppi ben chiari trattati come se fossero delle bolle; un tampone ogni settimana per tenere monitorata la situazione. Permettetemi di dire che trovare dei professionisti, infermieri e dottori,  che si mettono a disposizione della società per tutto ciò, credetemi, non è facile. Allo stesso tempo ti fornisce un senso di appartenenza forte. Mi piacerebbe poter tornare presto in palestra con il minibasket, ma sempre stando dentro le regole. Spero vivamente che la situazione epidemiologica si sistemi in fretta così che tutti noi e tutte le società che si occupano dei più piccoli possano tornare in palestra coi bambini. A divertirsi tutti insieme”.  

Matteo Gallo

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