Dopo 8 risultati utili, scommettiamo che ci scappa il titolo: la prova del 9? La tentazione è forte ma proviamo a resisterle. Magari partendo dal fatto che in 6 precedenti la Pro Patria in trasferta con la Pistoiese non ha mai vinto e che il tabù infranto è una delle specialità dell’era Javorcic. Soprattutto in Toscana (per informazioni citofonare Pisa e Livorno). Scongiuri a parte, domenica al “Melani” (ore 15), la formazione tigrotta prova a difendere la quinta moneta. In un febbraio da 6 gare in 23 giorni. Il finale di stagione è davvero dietro l’angolo.              

Un fantastico via vai. Questo giro fuori Nicco (un turno per ammonizione in diffida), ancora Vaghi (seconda giornata di squalifica), oltre agli infortunati Fietta, Ghioldi e Spizzichino. Ma rientra Brignoli. Disponibilità che potrebbe riconsegnagli una maglia da titolare. Ma mai dare per scontate le scelte di Ivan Drago. Galli, Colombo e Ferri le altre carte nel mazzo dello spalatino per fare compagnia a Bertoni in mediana. Con Cottarelli (da oggi Dottore in Scienze Motorie, congratulazioni!) e Pizzul plausibili esterni. Dietro, Greco dovrebbe tornare tra i pali mentre per la composizione del terno secco di difesa inevitabile dare un occhio alla lista dei diffidati (Gatti, Lombardoni e Saporetti).
Considerato che 7 giorni dopo arriverà il Renate allo “Speroni” e che l’arbitro designato (ne parliamo a parte) ha il cartellino facilissimo. Sette ammonizioni (Boffelli, Pizzul e Bertoni tra i biancoblu) nel 3-0 sulla Lucchese del 22 ottobre scorso. Match teoricamente privo di asperità sul piano disciplinare. Citandosi addosso, in quella circostanza nelle nostre pagelle, voto 6 ma giudizio poco rassicurante: “7 gialli in una gara così? Mah…Enigmatico”. Tornando all’undici, in attacco, buttiamo lì coppia Parker/Latte Lath.         

Pistoia a salve. Le premesse estive erano altre. E l’attuale più 3 sui playout garantisce finale di stagione da sudori freddi. Ma dopo il deficitario avvio di Frustalupi (9 punti in 12 giornate con 7 sconfitte), l’approdo in panca di Giancarlo Riolfo (nella foto) ha decisamente raddrizzato la rotta (16 punti in 10 gare con vittorie su Como, Grosseto, Novara, Livorno e Lucchese). Il dato politico è che la Pistoiese non pareggia praticamente mai. Una sola volta nelle ultime 18 dopo aver registrato il segno X in 3 delle prime 4. Roba da tutto o niente. Come testimoniato dalle ultime 2 in cui ha prima destituito la capolista Como (1-0), poi perso maluccio con la Pergolettese (2-0).
Mercoledì a Crema il tecnico degli arancioni (deluso dal mercato che ha bollato con “Un pizzico di rammarico” per il mancato arrivo dal Fano dell’attaccante Barbuti), ha messo in campo 4-3-1-2 (contro il 3-4-2-1 frustalupiano), con Perucchini in porta; Pierozzi, il neo arrivato dal Carpi Varga, Salvi e Simonti dietro; Tempesti, Pezzi e Simonetti in mezzo; l’highlander Valiani (41 anni, 5 reti in campionato, 140 presenze in A e una pasticceria all’ombra della Cattedrale di San Zeno) dietro le punte Stoppa e Chinellato. Da non escludere spazio per gli ultimi acquisti Baldan, Maurizi e Rovaglia. In panchina, Francesco Renzi (4 presenze per complessivi 14’). Cioè, il figlio di Matteo Renzi. Sì, quel Matteo Renzi. 

La rata condominiale. Trasferta toscana affidata a Dario Madonia di Palermo (Paolo Cipolletta di Avellino e Giuseppe Cesarano di Castellammare di Stabia gli assistenti, Emanuele Bracaccini di Macerata il quarto ufficiale). Matricola, 29 anni, amministratore di condominio, il monrealese ha diretto 6 gare in C con 3 vittorie interne, 3 esterne, nessun rosso e 2 rigori. Uno nell’unico precedente con i biancoblu.
22 ottobre 2020  Pro Patria – Lucchese  3-0   

Giovanni Castiglioni

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