Giornata di vigilia in casa Openjobmetis. Domani sera, alle ore 20 a Brescia, i biancorossi sfideranno la Germani per l’ennesimo recupero di campionato. La gara si preannuncia complicatissima e fondamentale perché i ragazzi di coach Buscaglia sono in grande spolvero dopo la bella vittoria in casa di Trieste e perché Varese sa che vincendo porterebbe a casa non solo due punti d’oro, ma bensì un bel 2-0 negli scontri diretti che, nella bagarre salvezza, può fare la differenza.

I ragazzi di Bulleri arrivano a questo match sulle ali dell’entusiasmo ma anche con il grande dubbio rotazioni che attanaglia i pensieri del coach di Cecina e del suo staff. Infatti, è molto difficile tenere fuori un Morse in costante crescita oppure Jakovics, tornato uomo dal peso specifico elevatissimo nei momenti topici della gara. Ma loro sono proprio i due veri indiziati per poter fare posto al neo arrivato Egbunu che, dal canto suo, non è ancora in una forma fisica eccezionale dopo tanti mesi di stop; buttarlo nella mischia in questo momento, a discapito di un giocatore rodato, potrebbe essere un rischio.

Questo dubbio comunque verrà sciolto solo nelle ultime ore, quando sarà ormai chiaro il leitmotiv del match: dare più peso sotto i ferri oppure mantenere quella pericolosità sugli esterni che tanto è servita nelle ultime gare? La decisione è difficile, anche alla luce della composizione della Germani che sia sotto il ferro che sugli esterni può essere molto pericolosa.
Il pitturato è territorio di un Burns in grandissima forma dopo i 21 punti siglati in terra friulana nell’ultimo turno di campionato e giocatore capace di dare peso e tecnica alla lotta a rimbalzo dei suoi, supportato da un Darral Willis dai numeri importanti finora in campionato, con 9 punti ma soprattutto 9.5 rimbalzi di media a partita, che ne fanno un pericolo assoluto per Varese sotto il ferro da arginare con tanta fisicità e qualche raddoppio. Ad essi si aggiunge il sempre verde Moss, capace di colmare con la sua esperienza il gap fisico con gli avversari più grossi di lui e trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto.

Varese non dovrà giocare la partita solo sotto i ferri ma anche e soprattutto sugli esterni per arginare le bocche da fuoco bresciane, guidate da quell’Andrew Crawford, non certo alla sua miglior stagione con 11.7 punti di media, ma capace di essere determinante se in giornata come accaduto a Trieste, segnando a referto 14 punti, di cui la maggior parte con tiri pesanti in momenti chiave. Al prodotto di Naperville si aggiungono Chery, che all’andata fece dannare Varese, e Vitali in regia, con poi Kalinoski pericolo numero uno dall’arco per una Varese che dovrà essere brava a limitarne le giocate per non rivivere un pomeriggio come quello riservato da Hommes nella gara con Cremona. Il giocatore di Cincinnati è uomo dal 47% in campionato nel tiro dalla lunga distanza ed è una certezza in termini di pericolosità e concretezza, sbagliando difficilmente una gara.

La chiave per Varese sarà sicuramente la capacità di fare una grande partita difensiva, cercando di evitare gli uno contro uno che potrebbero scatenare la vena tecnica di Brescia e puntando su una difesa di squadra compatta, sfruttando al massimo gli spazi che la Germani è solita concedere in una partita che si giocherà molto sul tasso fisico e che Varese deve reggere per tutti i 40 minuti, dopo averne giocati 50 solo 3 giorni fa.
In questo senso sarà determinante che De Vico e Strautins alzino di molto il loro livello di gioco rispetto alla gara con Cremona perché la loro fisicità e dinamicità sotto il ferro potrebbe risultare determinante nell’economia del match.

Alessandro Burin

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