La prima (una delle 2), contro la quarta (sempre in coppia). Cioè, il Renate (l’altra capolista è il Como), che fa visita alla Pro Patria (appaiata all’Alessandria). Portata piccantissima anticipata dall’aperitivo al post pranzo per un passaggio già chiave nella definitiva dimensione stagionale di entrambe (domenica ore 15, stadio “Speroni”).
Due squadre che sono dove sono non certo per caso. Ma che pochi avrebbero immaginato lì a questo punto del campionato. Overperformance rialzista per i biancoblu in tiro da 9 turni, corretta al ribasso per i brianzoli sconfitti 2 volte nelle ultime 4 dopo una striscia utile di 12 giornate. Ma domenica (c’è da crederci), si ripartirà dal foglio bianco.
Nota a margine: miglior difesa (quella bustocca con 14 reti subite), opposta al miglior attacco (quello nerazzurro con 36 fatte). Solo uno dei temi di giornata.                  

Eccesso di legittima difesa. Nelle porte girevoli settimanali transitano Lombardoni (out) e Nicco (in). In reciproca staffetta da Giudice Sportivo. Possibile rientro tra i convocati per Fietta (assente dal 10 gennaio), mentre saranno sicuramente indisponibili Ghioldi e Spizzichino. In valutazione le condizioni dell’ex Saporetti. Se in forze, Boffelli andrebbe al centro con a destra Gatti (più di Molinari). In contumacia del forlivese, Javorcic dovrà invece schierare almeno un elemento in uno spot difensivo non ancora testato in stagione. Mediana assortita da Cottarelli, Brignoli, Bertoni, Nicco e Pizzul (altro ex), con Galli e Colombo di conserva. Ma è solo un orientamento. Come quello che porta ad ipotizzare la coppia Parker/Kolaj in avanti. Sia come sia, prematuro fornire certezze.                

Attacco di panico. Viavai anche nel Renate. Con Galuppini (4 reti in 7 gare contro i tigrotti) che esce dal turno di squalifica e Ranieri che ci entra dopo il rosso con il Pontedera. Aimo Diana non dovrebbe schiodarsi dal 3-5-2 abituale con interpreti (azzardati) a seguire: Gemello tra i pali; Silva, Damonte e l’ex Marcello Possenti (32 presenze nella disgraziata stagione 2015/16) in difesa; l’altro ex Crazy Horse Davide Guglielmotti, Elvis Kabashi (6 reti e 3 assist per una delle migliori mezzali offensive della categoria), Marano, Rada e Anghileri in mediana; Galuppini (secondo marcatore del girone a 9 centri) e Maistrello in attacco.     

Che fai? Mi cacci? Parete grande, grande pennello. Partita grande, grande fischietto. Sillogismo che porta dritto a Matteo Marcenaro di Genova (Mattia Massimino di Cuneo e Claudio Gualtieri di Asti gli assistenti, Adolfo Baratta di Rossano il quarto ufficiale). Ovvero, uno dei migliori arbitri della CAN di Serie C (6,5 la media voto stagionale). Quarto anno, 58 gare dirette in Lega Pro (comprese 2 di playoff e una di playout), il 33enne ligure non può davvero essere derubricato a casalingo (22 successi esterni, 19 interni e 17 pareggi). Certa invece la sua idiosincrasia verso i rossi (9 di cui 7 diretti). In una recente visita in sezione si è rivolto alle matricole con chiaro afflato formativo: “La vera finalità del nostro sport è quella di divertirsi e di trarre quanti più insegnamenti di vita possibile. Per voi giovani, arbitrare, è una forte palestra di vita, vi insegna a decidere, a essere terzi e a prendere decisioni impopolari ma che sono necessarie da prendere”.  
Un solo precedente in curriculum: 22 ottobre 2017  Renate – SudTirol  0-0

Occhio alla perestrojka. Gara anticipata causa freddo? Pare ci sia stato anche quello. Sta di fatto che a dar retta a ilmeteo.it stiamo per essere investiti da un’ondata di freddo vigliacco proveniente dalla Russia. Per le 15 di domenica previsti cielo sereno, venti deboli e temperatura intorno ai 3 gradi. In decisa picchiata visto che alle 17 potrebbe già gravitare intorno allo zero.      

Giovanni Castiglioni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui