Le 13 vittorie sulle 14 partite disputate nel 2021 hanno permesso alla Unet E-work Busto Arsizio di compiere un sensibile passo in avanti in campionato, in Champions League (giovedì l’andata dei quarti di finale contro l’Eczacibasi in casa) e di conquistare l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia (l’avversario della gara secca è Conegliano). Paolo Lugiato, manager di alto profilo e con trascorsi da Direttore Generale proprio nella Uyba nei primi anni dell’era Giuseppe Pirola, guarda con fiducia al futuro della squadra biancorossa sia in Italia sia in Europa.

“La squadra si è sbloccata psicologicamente – commenta -. Aveva bisogno di capire il proprio potenziale e dimostrare sul campo il proprio valore. Il cambio sulla panchina, probabilmente, ha fatto capire alle ragazze che dovevano cambiare rotta per non compromettere gli sforzi di una società sempre presente, precisa negli adempimenti e considerata una delle migliori in assoluto a livello internazionale. In tutto questo è stato bravo coach Marco Musso che, forte di un lavoro meticoloso che lo ha reso parte integrante del gruppo UYBA da un decennio avendo ricoperto il ruolo di addetto alle statistiche e vice-allenatore, ha dato certezze al gruppo. Concordo con la scelta del presidente Pirola di promuovere Musso come capo allenatore, ragazzo squisito e preparato. Dopo anni e anni di gavetta, ora è pronto a raccogliere l’eredità di tanti coach di prestigio che hanno fatto la storia della pallavolo a Busto Arsizio come, ad esempio, Carlo Parisi”.

Paolo Lugiato traccia quello che sarà il futuro delle biancorosse: “Questa squadra, forte delle 13 vittorie nel 2021 e dell’entusiasmo con cui vince e convince in casa e fuori casa, può essere la mina vagante in tutte le competizioni nelle quali è impegnata. L’impresa è sicuramente l’aver raggiunto la qualificazione ai quarti di finale della Champions League, cambiando completamente l’atteggiamento mentale e di resa in termini di qualità nel campo. Il percorso praticamente perfetto in questo 2021 in campionato ha permesso alle ragazze di Musso di passare dalla zona retrocessione alle zone nobili della classifica. La Uyba adesso può avere paura soltanto di se stessa. Tutte le partite hanno sicuramente un proprio valore morale e si sa che vincere aiuta a vincere. La fine della regular season e la Coppa Italia diranno cosa potrà fare da grande questa squadra che, continuerò a ripetere, è completa in ogni reparto e ha una struttura notevole in termini di esperienza“. 

Cosa ne pensa di Alexa Gray, cresciuta esponenzialmente dal suo arrivo ad oggi? “Avevo seguito questa giocatrice anni fa quando giocava in Corea del Sud e mi impressionò per forza fisica ed intelligenza tattica. Mai scontata, sempre al servizio della squadra. Efficace. Era il 2016. L’anno dopo non mi sono stupito di vederla giocare in Italia a Soverato dove, tra l’altro, si è messa in luce e non poteva essere altrimenti. Poi Casalmaggiore e Scandicci in A1. Adesso sta prendendo per mano Busto ed è esplosa. Una trascinatrice, una leader. Sono fiducioso di questo gruppo che gioca senza pressione e con la saggezza di chi sa che può arrivare in fondo a tutte le competizioni stagionali”.

Laura Paganini

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