Una poltrona per tre. Potrebbe essere questo il titolo migliore per il finale di stagione di questo campionato di basket, almeno per quanto riguarda la lotta salvezza.
A 9 giornate dalla fine dei giochi, da quel gruppone di qualche settimana fa in cui più compagini erano coinvolte nella lotta salvezza, tra cui una Germani Brescia che ormai ha spiccato il volo verso i playoff e la Fortitudo Bologna che, nonostante le continue difficoltà, ha un roster e qualche punto in più che le permette di trovarsi in una situazione di relativa tranquillità, è chiaro come ormai nel frullatore della lotta per rimanere in Serie A siano rimaste tre squadre: la Openjobmetis Varese, l’Acqua San Bernando Cantù e la Dolomiti Energia Trento.
Inutile dire che quella con l’acqua più alla gola sia Varese, a maggior ragione dopo l’ultima giornata che ha consegnato l’ultimo posto in solitaria ai ragazzi di Bulleri, vista la vittoria di Cantù contro Treviso, e riallontanato nuovamente i cugini a 4 punti di distanza anche se in classifica sono solo due, visti gli scontri diretti completamente a favore dei biancoblu.
A differenza di Varese, Cantù con il cambio di allenatore sembra una squadra diversa grazie al lavoro di Piero Bucchi, capace di toccare le corde giuste dei suoi e dare maggior solidità e concretezza alla squadra. Il gruppo dà l’idea di aver cambiato marcia nel corso delle settimane, cosa invece che a Varese ancora manca.
La lotta salvezza quindi sembrerebbe sempre più indirizzata, se non fosse che Trento continua a fare davvero male. La stagione è nata completamente sotto altre prospettive ma, con il passare delle settimane e nonostante il cambio in panchina, continua a vedere una squadra molto in difficoltà e arrancare partita dopo partita.
Si tratta di una speranza in più per una Varese che, anche alla luce del calendario, non può più permettersi di sbagliare. Guardando proprio al calendario, i biancorossi e Trento hanno molte affinità mentre Cantù sulla carta ha partite più abbordabili per poter raggiungere la salvezza.
Basta infatti notare come Varese ad oggi debba compiere una vera e propria impresa per salvarsi, con la prospettiva più realistica di vedere due vittorie nelle prossime 9 gare, ovvero quella vitale contro Trento nella sfida dell’Enerxenia Arena del 28 marzo e la trasferta di Treviso alla terz’ultima di campionato. In mezzo ci saranno gare davvero complicate da affrontare, come le prossime due in casa contro Sassari e Pesaro, per passare poi a Milano, Reggio Emilia, Venezia, Trieste e Brindisi, ovvero quasi tutte le compagini che hanno dato vita all’ultima Final Eight di Coppa Italia. Tutti, dunque, scogli durissimi da superare.
Per contro, Cantù avrà un calendario un po’ più semplice, con la possibilità di avere un jolly in più sulla carta rispetto a Varese, ovvero la sfida contro la Fortitudo Bologna della penultima di campionato, a cui vanno aggiunte le gare contro Cremona e Trento che si presentano come quelle più abbordabili per i canturini. In mezzo gli incroci con Trieste, Milano, Brindisi, Brescia, Reggio Emilia e Sassari.
In ultima istanza Trento che, proprio come Varese, ha di fronte a sé un calendario davvero complicato, nel quale avrà solo due jolly realistici a disposizione, ovvero quelli proprio contro Varese e Cantù che definiranno le sorti del suo campionato. Le altre avversarie con cui giocare sono di caratura elevata e appaiono fuori portata: Milano, Sassari, Brescia, Venezia, Trieste, Brindisi e la Virtus Bologna.
Tutte valutazioni sulla carta, ovviamente, perché poi il bello del basket è proprio l’imprevedibilità che ogni partita porta con sé. Ma è chiaro che una valutazione a priori della situazione sia da segnare quindi con il pennarello rosso i weekend del 28 marzo e dell’11 aprile che, a meno di cambio di calendario, saranno decisivi per le sorti salvezza di una Openjobmetis chiamata all’impresa.
Alessandro Burin