Pesaro è senza alcun dubbio la sorpresa di questa serie A. Giunta fino alla finale di Coppa Italia, Pesaro ha superato Brindisi anche per gli anni di astinenza che una piazza affamata di basket come quella marchigiana ha affrontato fino a quest’anno. Sulla tolda di comando c’è una vecchia volpe delle panchine: Jasmin Repesa che dovrebbe tornare dal Covid proprio contro Varese. Rotazione a 9 giocatori per la Vuelle con la stella Massenat che dovrebbe tornare da un lungo infortunio contro i biancorossi. Per lui 12,1 punti col 41% da 3 nelle 9 gare disputate in maglia pesarese fin qui.
In regia troviamo Justin Robinson, play tascabile coi suoi 173 centimetri che arriva da due anni a Chalon e che, nel suo passato al college, vanta un titolo di giocatore dell’anno quando, alla seconda stagione, portò la sua squadra – i semisconosciuti Monmouth Hawks – al primo titolo della Maac con 25 vittorie finali che è stato anche il record di successi per l’università.
Cabina di regia completata dagli azzurri Filloy e Tambone. Il primo è sinonimo di qualità e intensità: firmato con un vero e proprio colpo di mano quasi sul finire del mercato, Ariel viaggia a 8,2 punti e 2,5 assist a gara. L’ex di questa gara, ma non l’unico, Tambone sta disputando una stagione leggermente inferiore a quella con Varese, ma con la perla della tripla decisiva per mandare la Vuelle in semifinale di Coppa Italia.
Unica guardia pura quel Carlos Delfino che non muore mai e risorge ogni volta che la sua carriera sembra sia finita: a 38 anni suonati, sta dando tantissimo a Pesaro con una stagione da 13,4 punti col 40% da 3 e tanta leadership in campo. Eccezionale.
Filipovity e Drell si dividono lo spot di ala piccola con qualche sconfinamento anche nella posizione di ala grande. L’ungherese sta dando prova di estrema solidità, ma anche costanza di rendimento dimostrandosi un acquisto azzeccatissimo: miglior marcatore pesarese con 13,5 punti a gara, punge a rimbalzo con 7,3 carambole a partita ed è giocatore che mette tanta fisicità nell’interpretare il suo ruolo in campo. Drell si è salvato dal taglio nella scorsa annata e in questa seconda stagione in riva all’Adriatico sta dando dimostrazione di valere la serie A: 5,5 punti in 15′ di media col 38% da 3 e 23 pesantissimi punti nel quarto di finale di Coppa Italia contro Sassari per spedire i suoi avanti. Insomma, una stagione di crescita per l’estone che beneficia del lavoro di coach Repesa.
Sotto i tabelloni troviamo Simone Zanotti e Tyler Cain. Il lungo italiano è in versione microonde: 7 punti di media in 13′ di utilizzo con percentuali di assoluto livello. Infatti, viaggia al 63% da 2 e il 44% da 3: numeri che gli sono valsi la convocazione in Nazionale e che evidenziano la netta crescita del giocatore classe ’92. Cain, che è l’altro ex della gara, porta la solita dose di difesa, blocchi e rimbalzi – ben 9,7 a gara – ma anche punti e con 12,1 a gara è al suo massimo nella nostra serie A. Come il vino, più invecchia più il buon Tyler si affina.
Matteo Gallo
(foto Victoria Libertas Pesaro)