Tutti ne parlano. Ma la verità la conoscono solo i protagonisti. Meglio affidarsi a loro. Principio applicato fedelmente dal Panathlon Club Milano del Presidente Filippo Grassia che questa sera alle 18.30 affronta il “Caso Schwazer” nel webinar fruibile a tutti sulle piattaforme Facebook (link: https://www.facebook.com/panathlonclubmilano) e Youtube (link: https://www.youtube.com/channel/UCLftBoe5RQ_8Ym3mx2H_AOw).

Relatori va da sé lo stesso Alex Schwazer, il suo allenatore Sandro Donati, con il supporto di Carlo Carpanelli e Matteo Pozzi, esperti di diritto sportivo nonché soci del club. Il marciatore oro olimpico nella 50 km a Pechino 2008 è stato assolto il mese scorso “per non aver commesso il fatto” dal Gip del Tribunale di Bolzano dall’accusa di violazione delle norme antidoping. Un capo di imputazione per cui nel 2016 il TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) lo aveva squalificato sino al 2024. Pregiudicando la possibilità di partecipare ai Giochi di Rio 2016 e a quelli (poi rinviati al luglio prossimo) di Tokyo 2020.

La durissima motivazione a corredo dell’archiviazione del Gip bolzanino Walter Pelino (“Hanno operato in maniera totalmente autoreferenziale non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false“), ha prodotto pari e contraria reazione da parte delle dirette interessate WADA (Agenzia Mondiale Anti Doping) e IAAF (Federazione Mondiale di Atletica). Il caso è destinato (in senso stretto e in senso lato) a fare giurisprudenza. Ed ha avuto la sua versione pop settimana scorsa sul palco dell’Ariston di Sanremo. Grazie al Panathlon Club Milano si proverà a capire cosa è realmente successo in passato. E (soprattutto) cosa ancora potrà accadere in futuro.     

Giovanni Castiglioni

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