Dopo una sola partita di campionato, è arrivato a ottobre lo stop per i Giovanissimi della Vergherese di mister Marco Manieri che avevano esordito nel loro campionato di competenza con un sontuoso 4-0. Ora, con la ripresa degli allenamenti individuali, un ulteriore stop che sa un po’ di sconfitta per l’intero sistema giovanile calcistico. “La speranza – dice Mainieri – è almeno di poter fare qualche amichevole tra maggio e giugno per dare stimoli ai ragazzi”.

Come giovanissimi Under 14 avete fatto in tempo a disputare una partita di campionato, tra l’altro conclusa con un importante 4-0. Quanto rammarico c’è per questo stop della stagione calcistica?
“Le aspettative erano ottime, seguo il gruppo seguo da parecchi anni prima al Torino Club ed ora alla Vergherese. Era ed è un’ottima squadra, le aspettative ci sono e continuano ad essere molto alte anche se questo blocco, compreso quello di ottobre, è molto penalizzante. Alla ripresa a settembre ho trovato i miei ragazzi indietro a livello atletico e praticamente siamo dovuti ripartire da zero. I ragazzi a questa età sentono molto questo stop, soprattutto fisicamente”.

Avevate ripreso gli allenamenti individuali e come valutavi questa modalità di ripresa?
“Avevamo ripreso da tre settimane. Ero già partito con l’idea che ci avrebbero bloccato ancora, anche se la voglia di rivedere i miei ragazzi e di allenare mi ha fatto prendere coraggio e lavorare per il poco tempo che avevamo. Abbiamo fatto un allenamento alla settimana di due ore. Ho cercato di dividere l’allenamento in modo che i ragazzi potessero crescere dal punto di vista fisico e motorio ma, allo stesso tempo, inserendo dei momenti di divertimento. Facevo generalmente una prima parte atletica poi molto lavoro tecnico dividendoli due a due e infine ci divertivamo con tiri in porta e soprattutto rigori che so che piacciono molto”.

Quali ripercussioni hai notato sui tuoi ragazzi in questo periodo di stop?
“A inizio anno abbiamo avuto problemi legati al fatto che, con le chiusure, avevano perso un po’ di contatto con la realtà e mi è capitato di arrivare ad una partita amichevole con i ragazzi che praticamente non avevano dormito visto che passavano ore su ore a giocare alla PlayStation e in campo dormivano. Ho parlato di questa situazione sia con la società che con i genitori e siamo arrivati alla conclusione di fare loro evitare l’uso di videogiochi durante il weekend in modo da ristabilire un contatto con la normalità. Queste chiusure hanno sicuramente colpito la socialità di tutti i ragazzi ma ho cercato in ogni modo di sistemare le cose. Una volta fatta questa azione, con l’aiuto dei genitori, nel giro di due settimane la situazione è cambiata notevolmente facendo un’ottima amichevole prima e una ottima vittoria alla prima di campionato. La cosa più brutta è stata sicuramente sentire altri mister che mi hanno detto che alcuni dei loro ragazzi, a causa di questo periodo, hanno rinunciato a giocare a calcio chiudendosi ancora di più in casa”.

Come pensi si gestirà la continuazione della stagione dopo Pasqua?
“Sicuramente il campionato non riprenderà ma spero vivamente che a maggio o giugno si riesca a fare qualche amichevole in modo da dare anche qualche incentivo maggiore ai ragazzi. Agli allenamenti vengono comunque volentieri ma si sente che manca la partita e la competizione. Bisogna dare più stimoli possibili in vista della prossima stagione. Anche l’anno scorso, purtroppo eravamo pieni di speranza e quest’anno abbiamo chiuso dopo una partita, spero davvero che le cose cambino. Bisogna ricordarsi che i ragazzi hanno praticamente perso due anni e per chi deve fare il salto di categoria saranno problemi e dobbiamo essere anche noi mister a rimediare a queste mancanze”.

Ilario Maiolo

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