Grave lutto per l’Ispra e, in generale, per tutto il mondo del calcio dilettantistico: Sergio Binda, presidente e fondatore dell’Ispra Calcio, è mancato ieri a 88 anni. Oltre ad essere un profondo conoscitore del calcio locale e dei suoi interpreti, lui stesso era stato un atleta di ottimo livello tanto da calcare i campi della Serie A a cavallo tra gli anni ’40 e ’50 con la maglia dell’Inter.
Chi lo ha conosciuto bene è sicuramente Massimo Cerutti, ds dell’Ispra fino alla scorsa estate quando è passato al Gavirate: “Per cinque stagioni ho avuto modo di lavorare a stretto contatto con lui, con il figlio Paolo, che negli ultimi tempi era il factotum della società, e anche con l’altro figlio, Alex, primo tifoso dell’Ispra – racconta -. Sergio era una grande persona, ha speso tutta la sua vita nel calcio di cui era appassionatissimo ed era profondamente innamorato dell’Ispra. Ricordo molti suoi racconti di storie del passato legate al calcio e mi dispiace che non siamo riusciti a regalargli la promozione in Promozione“.
Anche Damiano Micheli spende parole commosse nei suoi riguardi: “Ho collaborato all’Ispra per quattro anni e per me è stata una sorta di seconda famiglia. Lo conoscevo da tanto tempo e so che era molto amico di Trapattoni. Gli piaceva stare in mezzo ai giovani e raccontare vari ricordi della sua carriera e del mondo del calcio che aveva vissuto in prima persona, un po’ come fanno i nonni con i nipoti. Mi è sempre piaciuto ascoltarlo e confrontarmi con lui e da persone come Sergio si può solo imparare. So che aveva giocato ad altissimo livello e allenato anche il Verbano, ma poi, spinto dalla famiglia, aveva preferito accettare un lavoro al CCR di Ispra e lì aveva messo le sue radici prendendosi a cuore la squadra locale. Ci mancherà e porgo le mie sentite condoglianze alla famiglia”.
Anche la redazione di VareseSport si unisce alle condoglianze ed è vicina al dolore dei cari di Sergio Binda.
Laura Paganini
(foto da Facebook Calcio Dilettantistico Amarcord)
