Inutile sottolineare quanto sia importante questa Varese-Trento (domenica 28 marzo alle ore 18). Lo dice la classifica coi trentini avanti di 2 lunghezze dopo il netto successo nello scorso turno contro Brescia. Lo dice il fatto che all’andata Varese centrò una preziosa vittoria in trasferta per 74-77 contro la formazione allora allenata da Nicola Brienza, poi esonerato a fine gennaio. 
La lotta salvezza dei ragazzi di coach Bulleri passa in maniera cruciale da questo incontro così come da quello post pasquale contro la Reggio Emilia dell’ex coach Caja. A maggior ragione, dato che, con Trento, Varese vanta uno dei pochi scontri diretti favorevoli. Al di là di ogni considerazione, perdere con Trento metterebbe l’OJM nella delicata situazione di esser quasi sempre sfavorita in un eventuale arrivo a pari punti con le varie contendenti alla salvezza. 

Detto ciò, certamente i varesini ripartono dalle certezze derivanti dalle ultime uscite contro Sassari e Pesaro dove la difesa ha prodotti dividendi altissimi. 71 punti subiti di media in due gare sono un biglietto da visita che evidenzia i progressi difensivi di una squadra che fino a poco tempo fa viaggiava vicinissima alla soglia dei 90 punti subiti ad allacciata di scarpe. Onestamente, troppo. 
Il segreto di questa metamorfosi? Viene facile facile il nome di Egbunu. Alzi la mano chi, dopo le prime due uscite, era certo di un tale impatto del lungo nigeriano. Eppure John aveva solo bisogno di riprendere il ritmo gara con la sua intensità e l’intervallarsi di allenamento dopo allenamento per salire di forma. Attorno a lui e ai nuovi equilibri difensivi è salita tutta la squadra che beneficia dell’apporto di Egbunu anche sul fronte offensivo con i solidi blocchi portati dal nigeriano che aiutano le esecuzioni varesine. 

Allo stesso modo, una delle chiavi della gara sarà il duello tra Egbunu e il temuto Jacorey Williams, pivot molto produttivo e capace di incidere anche a rimbalzo. All’andata l’assenza di Williams probabilmente incise sulla possibilità di effettuare il colpo esterno che Varese non si fece scappare.
Altro giocatore da limitare è il play Gary Browne, fondamentale nel successo contro Milano di un paio di turni fa: giocatore dotato di immenso talento offensivo che si accende a intermittenza: compito di Ruzzier e De Nicolao lasciare spenta quella lampadina. Insomma, gira che ti rigira il tanto caro asse play-pivot è ancora oggi fondamentale. 

Matteo Gallo

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