La formazione oggi allenata da coach Lele Molin non ha cambiato pelle da inizio anno, pur navigando in acque ora agitate in campionato e uscendo a un nonnulla dai quarti della Eurocup. Trento ha adottato il 6+6 con un gruppo a forte matrice americana italiani che sono un mix tra gioventù ed esperienza.
In cabina di regia troviamo il talento di Browne e l’esperienza di Forray. Quest’ultimo non ha bisogno di presentazioni: decimo anno in quel di Trento, giocatore che fa dell’agonismo, ma anche dei punti nei momenti cruciali la sua forza. Portoricano, Browne coniuga talento e leadership, capacità di attaccare il ferro che genera falli subiti e punti, ma anche un tiro dall’arco finora discontinuo. 

In guardia troviamo il giovane Luca ContiJeremy Morgan e Sanders. Prodotto del settore giovanile trentino, Conti rientra dopo un positivo anno in Legadue a Montegranaro e dà intensità al gioco bianconero. Jeremy Morgan ha la funzione di collante difensivo mentre in attacco è uno specialista del tiro pesante (viaggia al 37% in stagione). Sanders, classe ’95, è un prodotto della Università di Idaho e arriva da due anni consecutivi in Belgio a Giant di Anversa. 9,9 punti col 37% da 3 il suo bottino fin qui nella nostra Lega. 

Titolare in ala piccola è Kelvin Martin, giocatore giunto alla quarta squadra italiana negli ultimi quattro anni. Pur mantenendo un minutaggio stabile rispetto al passato, le cifre testimoniano un apporto inferiore al solito per l’ex Virtus Bologna: 7,6 punti col 48% da 2 e solo il 20% da 3 e 4,3 rimbalzi sottolineano un possibile stato di disagio per un equilibratore che sta rendendo sotto le aspettative estive. Così come Andrea Mezzanotte: atteso al grande salto dalla A2, ormai è al terzo anno in quel di Trento con gli spazi che si stanno riducendo. Manca, finora, il salto di qualità così come un aumento della massa muscolare dell’azzurro classe ’98. 

In ala forte troviamo una delle sorprese di questa stagione: Luke Maye. Americano, bianco, classe ’97, vincitore di un titolo Ncaa coi soliti North Carolina Tar Heels nel 2017 uscendo dalla panchina e con la ciliegina del tiro vittoria a pochi decimi dalla sirena del quarto di finale, Maye è tiratore micidiale dall’arco come recita il 40,7% in 5,1 tentativi a gara. Se Maye è una sorpresa, purtroppo Dada Pascolo vive l’ennesima stagione problematica tra vari acciacchi fisici che limitano il rendimento di un giocatore dal quoziente cestistico tra i più elevati. 

Sotto canestro troviamo il talentuso Williams, il giovane Ladurner, interessante 2,07 del 2001 bisognoso di mettere su massa, e Lechtaler che finora non è stato usato in campionato. Williams, dopo esser uscito dal college e aver fatto un anno ai Canton Charge, è passato da Israele, Corea del Sud e l’anno scorso al Paok prima di giungere a Trento dove si sta consacrando come lungo di energia e intensità.

Matteo Gallo
(foto Facebook Aquila Basket Trento) 

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