Tre gare al termine del campionato, tre partite per decidere le sorti di questa stagione per una Openjobmetis sospesa tra la lotta salvezza, primo vero e forse unico grande obiettivo dei biancorossi in questa travagliatissima annata, ed una speranza, riposta ormai al lumicino, di poter accedere a quel sogno chiamato playoff che dista solo due punti.
In tutto questo uno degli ultimi tre ostacoli di fronte ai ragazzi di coach Bulleri si chiama De Longhi Treviso, squadra rivelazione del torneo, partita con l’obiettivo salvezza ed qualificatasi tra le prime otto squadre del campionato con ben 5 turni d’anticipo sul termine della stagione. Un grandissimo risultato per la squadra di coach Menetti che, dopo le qualità fatte vedere sulla panchina di Reggio Emilia, si conferma oltre che allenatore di primo piano, anche ottimo valorizzatore di talenti e capace di raggiungere risultati ai più impensabili.

I biancoblu sono squadra dalle mille risorse che poggia le sue fortune sul sempre verde David Logan, 39enne play di Chicago che sta vivendo una seconda giovinezza in terra veneta, come testimoniano i numeri: 18 punti e 3 assist di media partita che lo rendono fattore determinante della squadra.
Ma non solo lui, perché le fortune di Treviso passano molto proprio dal vario assortimento di idee, espresse poi in giocate auliche in campo, dei suoi playmaker: DeWayne Russel da 11.8 punti e 5.5 assist di media, che sta crescendo esponenzialmente sotto le sapienti ali di Logan, e Matteo Imbrò, capace di ritagliarsi ampi spazi in questa annata ripagando a suon di buone prestazione la fiducia del suo coach.

Una squadra, Treviso, che vive molto delle doti del trio delle sue ali, Sokolowski, Akele e Lockett, preziosissime bocche da fuoco dei veneti ma soprattutto perfettamente complementari nello scacchiere tattico biancoblu.
Tra i tre sicuramente chi sta facendo le cose migliori in questa annata è Sokolowski, con numeri veramente eccezionali: non solo i 23 punti messi a segno nell’ultima trionfante uscita contro Sassari, ma i 14 di media totali in stagione conditi da 4.3 rimbalzi, che fanno ben immaginare quanto peso questo giocatore sappia fornire anche nella lotta sotto il ferro. Si prosegue dunque in quel magico rapporto che coach Menetti riesce ad instaurare con gli atleti dell’est Europa.

Akele è un altro giocatore che abbina ad una grande atleticità una capacità innata di portare a casa rimbalzi ed i 6 di media in stagione lo dimostrano, aumentando ancora di più i pericoli di una Openjobmetis che, tanto per non farsi mancare nulla, si troverà di fronte forse il pivot più in forma del campionato in questo momento insieme a JaCorey Williams di Trento, ovvero Christian Mekowulu. Sarà una sfida eccezionale in salsa nigeriana quella tra lui ed Egbunu, con il pivot biancoblu che viene da una prova superba contro Sassari (21 punti e 12 rimbalzi), ma soprattutto una costanza ed una continuità stagionale impressionanti nonostante la giovane età (26 anni) dimostrando forse di aver raggiunto la completa maturazione.

Una gara, quella di domenica alle 18:30, che Varese dovrà vincere per forza di cose in difesa, arginando al meglio il potenziale offensivo veneto, colpendolo in ripartenza ma soprattutto riuscendo a vincere la gara dei rimbalzi, non concedendo secondi o terzi tiri e limitando al minimo le sbavature nella lotta nel pitturato.

Alessandro Burin

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