La terza giornata di campionato si è trasformata all’ultimo minuto in un turno di riposo forzato per il Gavirate, che disputerà in data da destinarsi il derby contro la Vergiatese in programma al “Landoni”. E così, il prossimo fischio d’inizio risuonerà ancora al “Vittore Anessi”, dove la compagine rossoblù domenica 2 maggio ospiterà i lecchesi del Luciano Manara. Nell’esordio casalingo contro la Sestese i ragazzi di Mister Caon avevano conquistato il primo punto del torneo grazie alla doppietta messa a segno da Davide Tartaglione. L’attaccante classe ‘90 parla di questo inizio di stagione, commentando, tra gli altri temi, le prestazioni della squadra e lo stato di forma raggiunto.

Partiamo dall’ultima partita contro la Sestese. Se ci fosse stato il pubblico, avresti fatto alzare tutti in piedi con la tua rovesciata. Personalmente, quanto è stato bello esordire con una doppietta?
“Innanzitutto sono contento di essere tornato in campo dopo questi mesi di incertezza sulla ripartenza e tutto quello che già sappiamo. Poi ovviamente fare gol è ancora più bello, soprattutto perché ho segnato contro il mio amico Menegon con cui ho giocato insieme per due anni. La cosa più importante, però, è appunto il fatto di aver ricominciato a giocare, sperando che si possa continuare”. 

Siccome hai saltato la prima giornata contro la Varesina, ti chiedo: cos’era successo?
“Avevo avuto un problema fisico in allenamento la settimana prima e così il mister aveva preferito tenermi fuori. Viste anche le poche partite di questo campionato, non aveva senso rischiare. Ora comunque sto bene”.

Come valuti in generale l’inizio di campionato della squadra? Forse il punticino in classifica non rispecchia lo spirito e la voglia che avete dimostrato in campo…
“Un solo punto, in effetti, è un po’ poco rispetto a quello che pensavamo, ma dobbiamo tenere presente che abbiamo incontrato la Varesina, che è una delle squadre che si pensa possa vincere questo campionato, quindi perdere punti contro di loro diciamo che non è così grave; con la Sestese, invece, avremmo potuto anche portare a casa la vittoria, ma se guardiamo le occasioni che ci sono state, il pareggio forse ci poteva stare. È vero che adesso magari avremmo potuto avere qualche punto in più, ma va bene così e per come è andato questo inizio di campionato non abbiamo niente da recriminare. Pur non avendo grossi obiettivi come possono averli altre squadre, puntiamo a vincere tutte le partite: si parte sempre dallo 0-0 e ogni domenica può succedere di tutto”.

Si sperava che il covid lasciasse in pace il campionato e invece non è stato così. Quanto pensi che possa pesare il fatto di essersi fermati una domenica?
“Il problema principale sarà trovare una data per il recupero, anche perché le partite sono ravvicinate e non abbiamo molto tempo a disposizione. Comunque la voglia è talmente tanta che anche se si dovesse giocare ogni due giorni non sarebbe di certo quello a fermarci. Più che altro si sperava che il covid ci concedesse un po’ di tregua, invece già alla terza giornata ci ha fermati. Ogni partita rinviata ci fa pensare allo stop dell’anno scorso e non è proprio un bel ricordo. Ora la salute e la sicurezza vengono prima di tutto, quindi accetteremo qualsiasi decisione e quando sarà il caso ci faremo trovare pronti”. 

Proiettandoci a domenica, cosa ti aspetti dall’incontro con il Luciano Manara? Alla prima partita una sconfitta, alla seconda un pareggio… Posso continuare o sei scaramantico? 
(ride, ndr) Con le dovute scaramanzie, speriamo di portare a casa la prima vittoria di questo campionato. Sinceramente non conosco la squadra e non saprei dire quali sono i loro valori e le loro caratteristiche. Comunque, come ho già detto, ogni domenica scendiamo in campo per vincere, qualunque sia l’avversario. Giocare bene è importante e ricevere complimenti fa sicuramente piacere, però fa ancora più piacere conquistare i tre punti”.

Come sta la squadra? 
“Più passa il tempo, più la condizione migliora, anche perché nei sei mesi in cui siamo stati fermi ci siamo allenati individualmente a casa. Sappiamo che non c’è paragone con gli allenamenti al campo, ma adesso con il nostro preparatore stiamo facendo dei bei miglioramenti. La cosa fondamentale è trovare il ritmo partita e sfortunatamente ne abbiamo già saltata una. La condizione viene giocando, quindi più giochiamo, più penso che andremo migliorando. Anche se domenica non siamo scesi in campo, ci siamo comunque allenati con una partita interna e devo dire che stiamo crescendo a livello fisico”.

Ti sei prefissato qualche obiettivo personale per questo campionato?
“Questo per me è il primo anno in Eccellenza, anche se la parola «anno» dipende un po’ dal punto di vista. Comunque, già quando avevamo iniziato a settembre, il mio primo obiettivo era di fare bene e dimostrare che posso giocare in questa categoria e che non segno solo in Promozione. Quindi più gol arrivano, meglio è”.

Silvia Alabardi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui