Questo Varese s’ha da fare. È il riassunto del derby vinto contro il Legnano, perché il 3-1 che i biancorossi sono andati a festeggiare ai cancelli del “Franco Ossola” con i tifosi racchiude la consapevolezza, la forza, la carica, l’energia e la passione di una squadra in grado di scendere all’inferno e risalire. Il Città di Varese è promesso sposo della Serie D per la prossima stagione, e il matrimonio si farà perché i giocatori biancorossi hanno stretto un patto: salvarsi.

La vittoria di Vado Ligure aveva lasciato in eredità tre punti e tanto entusiasmo, ma anche le inevitabili incognite legate ad una stagione storta; ripetersi quattro giorni dopo non era così scontato, a maggior ragione nel derby con il Legnano. E invece, l’aver riassaporato la gioia del successo, per di più in uno stadio che in questa stagione ha riservato più dolori che gioie, contro un avversario del genere, potrebbe rappresentare un punto di svolta, soprattutto a livello mentale.

La partita di ieri sembrava un copione già scritto perché, dopo un primo tempo dominato, gli avversari avevano trovato il pari alla prima vera e propria occasione (con un Gasparri fino a quel momento in ombra) e poco dopo Cocuzza avrebbe potuto raddoppiare. Un copione già visto, per l’appunto, eppure il pallonetto dell’attaccante lilla è uscito di poco, il Varese si è riorganizzato a livello tattico e la squadra ha dimostrato di saper mantenere la lucidità anche nei momenti più difficili. E così è arrivato il 2-1 di Capelli, e il tris di un varesino doc come Donato Disabato è stato la naturale conseguenza di una partita che sembrava storta, ma che il Città di Varese ha saputo raddrizzare nel migliore dei modi.

Aveva ragione Roberto Marasco: “Ho sempre sostenuto che sotto la cenere covava il fuoco… ho sempre sostenuto che prima o poi i vento avrebbe soffiato sulla vela del nostro galeone…”. Di vento ieri a Masnago ce n’era parecchio e ha contribuito ad alimentare il fuoco biancorosso che troppo a lungo è rimasto sopito. Per questo il popolo biancorosso del web si unisce nel coro: “Finalmente una vittoria come si deve”, riportato ad esempio da Gianluca Mongelli.

I complimenti si sprecano, in particolar modo a Capelli (Lorenzo Ampollini: “Grande Cape… gran giocatore!!!!”) e Disabato (per il quale basta l’emoji con l’applauso di Manuel Favia), ma tutta la squadra si è resa protagonista di una “vittoria doppiamente importante”, alla luce di quanto detto fin qui, come sottolinea Alessandro Tagliabue. Antonella Fidanza si aggiunge alla festa online scrivendo: “Tre goal spettacolo… grandi ragazzi!”, mentre tanti altri evidenziano l’importanza di aver ottenuto un successo del genere al “Franco Ossola”; tra questi Mario Giannone: “Evviva, finalmente una vittoria in casa a Masnago”.

Il merito va ai giocatori, al mister, allo staff e alla dirigenza, ma non bisogna mai dimenticarsi di chi anima la passione biancorossa ovvero, ed è superfluo dirlo, i tifosi. Il loro sostegno si è sentito per tutta la durata del match e l’incontro finale con la squadra è valso più di mille parole: questa rubrica è nata per dimostrare e sottolineare la loro vicinanza e partecipazione, ma non può descrivere appieno l’amore di una tifoseria per la propria squadra. Possono farlo, invece, i cori, le urla, i gesti, gli abbracci, le lacrime di commozione del vicepresidente Filippo Lo Pinto e le immagini dei festeggiamenti di una squadra che ha finalmente ritrovato sé stessa.

Il Città di Varese si è ritrovato, possiamo dirlo, nel momento più difficile, e il messaggio che arriva dai tifosi al termine della giornata di ieri è uno e uno soltanto, semplice ma incisivo, che riecheggia dall’Ossola al Sacro Monte in tutta la sua potenza: “Forza Varese”.

Matteo Carraro
(foto di Ezio Macchi)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui