E’ iniziata l’ultima settimana di fatiche per la Openjobmetis Varese che lunedì prossimo alle ore 20.30 scenderà in campo sul parquet dell’Happy Casa Brindisi per la gara conclusiva di un campionato che, dopo tante fatiche e difficoltà, ha già regalato la salvezza e potrebbe portare in dono perfino i playoff in una serie d’incastri quanto mai benevola per i biancorossi se così accadesse.

Una situazione che comunque non cambia quella che è la pianificazione degli alti vertici della società che sono già impegnati nelle manovre di costruzione della squadra per la stagione 2021-2022. Una costruzione che inevitabilmente dipenderà anche molto dalla pianificazione economico-finanziaria della prossima annata, incerta più che mai e che attende il resoconto finale dalla FIP per quanto concerne il Manuale delle Licenze che definirà obblighi e adempimenti da rispettare per partecipare al campionato, ma soprattutto che baserà molto sulla possibilità di tornare ad avere pubblico nei palazzetti e quindi ricominciare a puntare sugli incassi del botteghino.

In tutto questo scenario ieri si è svolto un CDA allargato della Pallacanestro Varese che ha visto coinvolte tutte le componenti societarie, con le quali si è fatto un punto sulla stagione appena passata ma soprattutto si sono definite le linee guida della prossima.
Il 2020-2021 ha lasciato più lati positivi di quanto si potesse pensare sia dal punto di vista sportivo, con il progetto basato sulla continuità e sull’italianità della squadra che procede spedito, sia a livello di espansione e commercializzazione del brand Pallacanestro Varese che, nonostante le difficoltà di tutti i settori in un anno così complicato, ha trovato nuova linfa con l’ingresso di importanti sponsor in società; uno tra tutti AB OIL&GAS SERVICE, che dovrebbe essere anche prossimo sponsor di maglia.

Un quadro sul quale sono già state fatte le prime pennellate e riguardano la volontà di Conti & C., di ripartire da una base solida del Team Squadra, viste anche le situazioni contrattuali favorevoli. Come ha confermato Thomas Valentino nell’intervento alla puntata di Varese Sport Podcast di ieri sera, la nuova Openjobemtis sarà costruita su quei giocatori che hanno contratto già garantito per il prossimo anno, ovvero gli italiani.

De Nicolao e Strautins hanno ancora un anno completo di contratto più un’opzione per il 2022/2023, Ruzzier ha un 1+1 da cui però sia il club che il giocatore vorrebbero uscire insieme per continuare il progetto intrapreso un anno fa e che tra mille difficoltà ha trovato finalmente la sua via, come l’MVP della Lega nel mese di aprile conferma.

Le situazioni più delicate rimangono quelle di De Vico e capitan Ferrero. L’ala ex Cremona, nonostante un contratto che lo lega per un’altra stagione a Varese, ha vissuto un’annata a dir poco complicata tra infortuni e scelte tecniche che lo hanno relegato in panchina per tutta la fase cruciale finale della stagione. Nonostante si sia sempre dimostrato enorme professionista, è chiaro che, nel caso in cui ci fosse una riconferma di Bulleri con la prospettiva di rischiare il posto come quest’anno, Niccolò potrebbe decidere di guardarsi in giro ed uscire dal contratto con i biancorossi.
Discorso diverso per Ferrero che invece l’anno prossimo si troverà nell’uscita dal 2+1 siglato nel 2019 e che, nel ballottaggio con De Vico di questa stagione, gode sicuramente di uno status diverso acquisito negli anni sia in campo che fuori.

A questi discorsi si agganciano quelli per gli stranieri, che partiranno dalla valutazione di Jalen Jones, con l’ala americana che ha ripreso completamente dall’infortunio al tendine d’Achille e che, se confermerà i progressi mostrati in questi mesi anche nella visita di controllo di giugno, sarà il primo acquisto di questa Openjobmetis. Per quanto concerne gli altri, capitolo Scola a parte, la società farà un grande sforzo per tenere Beane, uomo chiave nella svolta stagionale, ed Egbunu, sul quale però le sirene del mercato sono attive più che mai. 
Per quanto riguarda Toney Douglas il discorso è legato al suo peso contrattuale e solo una decisione dell’ala americana di ridursi l’ingaggio lo potrebbe tenere nella Città Giardino.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui