Sempre più incerto il futuro della nuova Pallacanestro Varese, sul campo e non solo. In attesa di definire la questione main sponsor con l’affaire Openjobmetis che si chiarirà nella diretta Instagram dell’azienda di Gallarate domani sera alle 21:15, è di pochissimi minuti la notizia ufficiale della separazione tra i biancorossi e il coach Massimo Bulleri.
La società con sede all’Enerxenia Arena ha infatti reso nota la decisione di esercitare la clausola di uscita dal contratto che la legava all’allenatore di Cecina, con una scelta clamorosa ed inaspettata. Il Bullo, alla prima esperienza sulla panchina biancorossa, si è trovato a gestire una situazione assai complicata, non solo perché alla prima esperienza come capo allenatore, in un ruolo inedito per lui, ma anche e soprattutto per tutte le difficoltà a livello di infortuni e di covid-19 che hanno colpito la squadra.
Dopo una prima parte di stagione tragica, con Varese fissa all’ultimo posto in classifica, da fine gennaio in poi i biancorossi hanno invertito notevolmente il ritmo e la propria marcia, mettendo a segno un girone di ritorno con numeri da playoff e centrando una salvezza vitale.
Sul miglioramento dei risultati hanno inciso molto gli arrivi in corsa di Egbunu e Beane, ma soprattutto la capacità di Bulleri di inserirli in breve tempo e trovare quell’identità alla squadra mancata per gran parte della stagione.
Evidentemente però questo non è bastato alla società che, comunque, su Bulleri ancor prima che finisse la stagione, nei suoi massimi esponenti come Toto Bulgheroni, suo primo sponsor e uomo che lo ha voluto fortemente sulla panchina di Masnago, ed il GM Andrea Conti avevano dimostrato grande soddisfazione per il lavoro svolto dal Bullo, definendo come la riconferma sulla panchina varesina fosse più che possibile ed addirittura conquistata con i risultati ed il gioco espresso.
Una decisione quella di oggi, che quindi ora andrà chiarita in termini di programmazione e di prossimo futuro, con il coach di Cecina che rappresentava anche sulla carta le perfette caratteristiche per portare avanti quel discorso di gioventù ed italianità della squadra che ora sarà affidato nelle mani di qualcun altro.
Ora bisogna capire se dietro l’addio a Bulleri ci sia stata una diversità profonda di vedute su quelle che sono le prospettive future oppure la scelta della società di affidare la nuova squadra ad un coach più esperto in un progetto di espansione e di crescita di obiettivi e status della squadra che ad oggi sarebbe ancora tutto da scoprire.
Con la panchina varesina vuota, i primi due nomi che vengono in mente e fanno sognare i tifosi sono quelli di coach Meo Sacchetti, che guiderà l’Italia al Pre Olimpico ma che vede sempre più in discussione il suo nome sulla panchina azzurra con l’ombra di Ettore Messina che aleggia perentoria, e quello del grande ritorno di Gianmarco Pozzecco, vicinissimo a lasciare Sassari al termine della stagione dopo gli ultimi accadimenti e scontri con il presidente Sardara nonostante gli ottimi risultati sul campo; pur avendo dichiarato che non tornerebbe mai a Varese come allenatore perché troppo condizionato emotivamente, ha abituato a colpi di teatro pronti a lasciare tutti a bocca aperta.
Due ipotesi suggestive e difficili, ma che sicuramente rendono ancor più forte quella ricerca di immedesimazione tra squadra, tifosi e territorio che la società vuole intraprendere, tenendo conto di quanto appeal anche a livello di sponsorizzazioni porterebbe un grande nome sulla panchina, alla ricerca di un ciclo vincente.
Questo il comunicato con cui Pallacanestro Varese si separa da Massimo Bulleri:
“Pallacanestro Varese comunica che nella giornata odierna ha comunicato a coach Massimo Bulleri la volontà di esercitare la clausola di uscita dal suo contratto. All’allenatore toscano va il più profondo ringraziamento per quanto fatto quest’anno alla guida della Openjobmetis e l’augurio di una carriera ricca di soddisfazioni personali e professionali”.
Alessandro Burin
