Dopo la diretta Instagram di ieri sera di Openjobmetis, con il cavalier Rasizza che ha esposto il progetto per il nuovo piano triennale della Pallacanestro Varese, volto a riportare il brand tra le vette più alte del basket nostrano ed in un panorama europeo, ora la palla passa a chi si occupa delle questioni di campo ed il primo punto all’ordine del giorno è sciogliere il nodo allenatore.
Una scelta assolutamente non facile, perché il coach che sostituirà il partente Bulleri avrà il compito di gestire e dare seguito ai propositi di grandezza della società biancorossa.

La decisione, che avverrà entro la prossima settimana, vede una sfida a due tra due personaggi completamente diversi per età, background e appeal, ma che hanno in comune la capacità di far crescere molto bene i giovani a loro disposizione e parliamo ovviamente di Meo Sacchetti e Adriano Vertemati.
Se per il primo, tra l’altro cittadino onorario di Varese, non servono presentazioni e ad oggi, a maggior ragione dopo le parole di ieri sera di Rasizza, pare l’indiziato numero 1 per la panchina varesina nella conduzione della rinascita di quella squadra che lui contribuì a portare sul tetto d’Europa da giocatore, nel tentativo di riportarla ai vertici italiani da allenatore, per il secondo c’è bisogno di fare un quadro sulla sua carreira.

Adriano Vertemati è ad oggi il vice di Trinchieri al Bayer Monaco che ha sfiorato le Final Four di Eurolega quest’anno e navigato allenatore delle serie minori, ma conosciamolo meglio.
Vertemati comincia giovanissimo la sua carriera di allenatore, già a 17 anni, approdando 3 anni dopo alla Forti e Liberi Monza.
Dimostra subito grandi doti che gli valgono il posto come vice nella stagione successiva in B2, portando avanti parimenti un lavoro nel Settore Giovanile della società e guidando la squadra Cadetti fino alle finali Nazionali.
L’annata successiva, a soli 24 anni, diventa capo allenatore in B2, in una stagione in cui, tra gli altri, lancerà Matteo Da Ros. L’esperienza della B2 lo forma ancora di più, raggiunge al primo anno la salvezza e al secondo anno invece conquista i playoff di categoria. Dal 2006 in poi apre una proficua collaborazione a livello di squadre giovanili con l’allora Benetton Treviso, grazie al rapporto che instaura con coach Fabio Corbani. Un quinquennio di successi soprattutto con l’Under 19, con cui conquista il titolo di campioni d’Italia tra il 2009 ed il 2010, passando poi come vice di Jasmine Repesa in A1, contribuendo all’arrivo alle Final Four di Eurocup e alle semifinali Scudetto.
Terminata questa esperienza dal 2011, allena per 9 stagioni la Blu Basket Treviglio, in un lungo sodalizio che vede la squadra lombarda stabilmente  lottare in A2, non riuscendo mai a centrare però la promozione in A1, ma contribuendo a far crescere tanti giovani, tra cui ad esempio Diego Flaccadori, che poi ritroverà al Bayern.
Dallo scorso anno approda in Germania per fare il vice di Andrea Trinchieri, in una stagione davvero positiva per i bavaresi.

Ora è in lizza per giocarsi una grande opportunità come quella di esordire finalmente da capo allenatore in Serie A1, con l’enorme responsabilità di sedere su una delle panchine più importanti della storia del basket italiano, con il duplice obiettivo di far crescere al meglio i giocatori che gli saranno nel caso affidategli, ma soprattutto di portare risultati di un certo livello ad un ambiente che mira a tornare ai vertici.
Insomma un compitino niente male quello che potrebbe attendere Vertemati, in attesa che Bulgheroni e Conti sciolgano le riserve del ballottaggio che ad oggi vede avanti ancora Sacchetti, soprattutto per la conoscenza diretta e chiara del profilo di allenatore e della persona, ma con la partita ancora apertissima, per l’uomo che guiderà il nuovo corso biancorosso.

Alessandro Burin

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