È un Rossi soddisfatto (con riserve) quello visto dopo la vittoria 2-0 sul Borgosesia che avvicina notevolmente i biancorossi alla salvezza: basta un punto per la matematica certezza.

È stata la partita che immaginavo – comincia Rossi – perché loro non rinunciano mai a giocare. Noi dopo il gol ci siamo abbassati un po’ troppo e abbiamo sofferto nel finale di primo tempo; a cinque è andata decisamente meglio, anche se c’è stata qualche palla gol sbagliata di troppo. In ogni caso siamo stati bravi a chiuderla“.

Il Varese ha dimostrato di aver trovato finalmente la giusta quadra e Rossi continua: “Voglio sottolineare la maturità dei ragazzi perché, al netto di quei minuti che non mi sono piaciuti, hanno dimostrato di esser cresciuti a livello mentale; ora sono in grado di gestire tutte le fasi di una partita. Ci manca un punto per la salvezza matematica e questo è un motivo in più per far bene contro la Sanremese, un match che sento particolarmente perché la sfida d’andata è stata la mia peggior prova qui a Varese. Nonostante le modifiche ai regolamenti il mio obiettivo è sempre quello di mettere sei squadre dietro di noi“.

Con la vittoria odierna i biancorossi hanno centrato il sesto risultato utile consecutivo, la miglior serie positiva di tutta la stagione. “Ci ho messo tanto a farmi capire – scherza mister Rossi -. Battute a parte, bisogna ammettere che siamo sicuramente più quadrati e, soprattutto, facciamo qualche gol in più. Appena arrivato avevo detto che un allenatore aveva bisogno di tre o quattro mesi per farsi conoscere e lo ribadisco ora. Dopo il Covid abbiamo avuto 15/20 giorni per lavorare intensamente sotto l’aspetto tattico e delle idee: il Varese di oggi capisce le mie esigenze e gli stessi giocatori si conoscono meglio. Stiamo costruendo le fondamenta per l’anno prossimo? Vediamo, perché tutti noi dovremo guadagnarci la pagnotta in queste ultime partite anche perché le ambizioni della società per la prossima stagione sono ben altre“.

A fine partita arriva ai microfoni anche un sorridente Otelè che, con il suo settimo sigillo stagionale, ha definitivamente chiuso i conti. “Sono felicissimo per il gol – comincia Otelè – perché è servito per portare a casa tre punti fondamentali. Da quando siamo tornati dal Covid abbiamo perso solo due partite e abbiamo dimostrato di esserci; ora potremo affrontare il finale di stagione con più tranquillità“.

A margine c’è anche tempo per scherzare sull’occasione sbagliata nel finale: “Volevo calciare di piatto, ma il difensore mi è scivolato davanti e ho perso il contatto visivo con il pallone; purtroppo l’ho colpita malissimo. A quando la doppia cifra? Spero presto perché è il mio obiettivo: voglio segnare”.

Matteo Carraro

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