Cresce sempre di più il progetto Solbiatese che, in attesa di buone nuove da Sesto Calende per un futuro in Eccellenza con la prima squadra, non perde di vista le priorità da portare avanti.
Manca solo qualche firma del Comune di Solbiate Arno per far partire i lavori di riqualificazione al “Chinetti” che comprendono anche un campo in sintetico.
Parallelamente al Settore Giovanile, vero fiore all’occhiello dei nerazzurri, è nato anche il progetto SOLBIATESE + dedicato alle persone diversamente abili. “Una vera è propria squadra di calcio a 7 giocatori iscritta al campionato FIGC – ci ha raccontato Carmine Gorrasi DG dei nerazzurri -.”

Come è nato il progetto?
“Seguendo le questioni Federali in questo ultimo periodo, sono venuto a conoscenza che dal 2019 è stata creata la nuova divisione dedicata al Calcio Paralimpico e Sperimentale – continua Gorrasi -. Ci sono già dei numeri importanti e così abbiamo deciso di intraprendere anche noi questo percorso. L’obiettivo primario è quello di unire il mondo del calcio al sociale, un impegno importante e difficile che non deve essere fatto solo di vittorie sul campo ma anche fuori dal rettangolo di gioco. Invitiamo quindi tutti i genitori e i ragazzi dai 14 anni in su a venire a trovarci per conoscere il nostro percorso”.

Anche la collaborazione con le Azalee sta per essere definita e il calcio femminile di Serie C sbarcherà a tutti gli effetti alla Solbiatese.
“Siamo in dirittura d’arrivo e colgo l’occasione per ringraziare i dirigenti delle Azalee per la disponibilità dimostrata. Avremo la prima squadra targata Solbiatese che sarà in pianta stabile a Solbiate Arno, mentre tutto il settore giovanile continuerà a vivere a Gallarate. Rinforzeremo e seguiremo sempre più il settore dei più giovani in modo da poter essere un punto fisso di riferimento che produrrà linfa vitale per la prima squadra”.
A tal proposito vi state già muovendo.
“Esattamente, il 12 giugno faremo un open day sul campo principale del “Chinetti” di Solbiate Arno per le ragazzine e anche per i maschi più piccoli. Una giornata di festa insieme per farci conoscere e per valutare tanti giovani che hanno una comune passione per il mondo del calcio”.

Michele Marocco

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