E’ stato un undicesimo appuntamento ricco di informazioni e notizie quello di Varese Sport Podcast andato in scena ieri sera alle 19 con diretta sul canale You Tube. Una puntata dove, grazie ai due ospiti, Matteo Carraro, giornalista della nostra testata, e Paola Biancheri, segreteria de Il Basket Siamo Noi, ossia il trust dei tifosi della Pallacanestro Varese, si sono potuti toccare tanti temi interessanti, da cui sono nati spunti di riflessione importanti sul presente ma soprattutto sul futuro delle squadre cittadine.

La prima parte della trasmissione si è aperta con un approfondimento ed un quadro su quello che è stato il Giro d’Italia, con il nostro Matteo che ha descritto così il primo Giro che ha visto gareggiare anche il team bustocco Eolo Kometa del DS Ivan Basso: ”Secondo me è stato un bel Giro d’Italia, anche perché non ne esistono di brutti. Bello dicevo, ma non combattuto, e la colpa o il merito, come lo si voglia vedere, è stata di un certo corridore colombiano classe ’97 che si chiama Egan Bernal che ha dominato la corsa da quando ha preso la maglia rosa alla settima tappa fino al termine. Per noi italiani la corsa ha riservato una bellissima soddisfazione che risponde al nome di Damiano Caruso. Una sorpresa che nessuno si sarebbe aspettato e che invece ha conquistato un secondo posto preziosissimo. Anche per quanto riguarda Varese ci siamo tolti delle soddisfazioni, con Alessandro Covi, corridore tainese che non ha certo sfigurato ed ha sfiorato la vittoria di tappa all’undicesima, arrivando poi terzo allo Zoncolan. Quest’ultima una delle tappe più ambite che è andata proprio alla bustocca Eolo Kometa del Ds Ivan Basso, che ben conosce questa tappa e questa montagna dove ha scritto la sua storia nel 2010 e in cui Lorenzo Fortunato ne ha replicato le gesta vincendo quest’anno”.

Chiuso il capitolo ciclistico, ci siamo fiondati nell’argomento calcio per parlare della salvezza del Città Di Varese, conquistata la scorsa settimana sul campo della Sanremese: ”Partiamo dal fatto che la Sanremese non aveva mai perso in casa quest’anno ed il Varese è stata la prima squadra ha vincere in Liguria. Dopo la sconfitta con Casale ed il conseguente confronto, il vento è cambiato e la squadra si è salvata. Il lato positivo del covid che ha colpito la squadra nell’ultimo stop di un mese è stato quello di permettere ai biancorossi di lavorare su alcuni meccanismi e adesso ne vediamo i risultati”.

Un campionato, quello dei biancorossi, che ha riservato grandi sorprese ma anche qualche delusione che in un gioco di top e flop, Matteo suddivide così: “I flop direi che sono quei giocatori andati via a gennaio. Ameth Fall secondo me è stato uno dei flop stagionali, colui che doveva essere il panzer d’attacco dell’allora squadra di Mister Sassarini, ha fatto un gol solo a tempo scaduto nel 4-0 contro il Fossano. Sinceramente è veramente troppo poco. In mezzo al campo anche Guitto ha deluso molto. Ho sempre ribadito che, in una stagione del genere, ogni volta che le altre squadre ritrovavano forma, il Città di Varese doveva recuperare dal covid e quindi ha tutte le attenuanti del caso. A livello di top faccio due nomi che sono Donato Disabato, arrivato a gennaio dopo l’infortunio e che ha trascinato la squadra in tutto e per tutto, e Francesco Gazo, un vero e proprio leone. Loro due racchiudono lo spirito del Varese a livello caratteriale e mentale e secondo me sono stati i perni del Varese. Con loro aggiungerei anche Capelli che, dopo un inizio non semplice, è riuscito ad incidere”

Guardando al futuro ci sono pochi dubbi sulla permanenza del mister biancorosso: ”Secondo me Rossi rimane sicuramente, dovrebbe succedere un cataclisma per far accadere il contrario. Teniamo conto che lui dopo una lunga carriera anche in Serie A, B e professionisti, si era fermato nella sua Torino ed ha sposato il progetto Città di Varese come unico che potesse prospettargli di tornare a competere in alte categorie, quindi non me lo immagino venire qui per soli 6 mesi e poi andare via”.

E dopo un accenno sull’Eccellenza con il pareggio della Varesina contro la Vergiatese per 1-1 e un commento sui tanti cambi di panchine in Serie A, arriva il cambio blocco e si parla di basket con la Segretaria de Il Basket SIamo Noi, Paola Biancheri che, come primo argomento, non può non toccare il tema Italian Districts, con l’ingresso della Pallacanestro Varese in questo ambizioso progetto: ”E’ un progetto bellissimo ed importantissimo. La possibilità per i tifosi di diventare degli sponsor della propria passione senza spendere nulla di più di quello che una normale spesa quotidiana richiederebbe. Il sistema prevede tre soggetti: una causa, il privato, che può essere persona fisica o giuridica, ad esempio, nel nostro caso, il tifoso di Pallacanestro Varese, ed il terzo soggetto è il merchant. Il progetto è win-win per tutte le parti in gioco, perché permette alla causa di ottenere e ricevere dei finanziamenti altrimenti irraggiungibili ed insperati, al privato dà la possibilità, senza spendere un euro in più di quello che spenderebbe normalmente, di sostenere la propria passione ed accedere al catalogo premi della causa prescelta accumulando 15 punti per ogni euro di cash move generato, ed al merchant, non solo dà la possibilità di sostenere una nobile causa o una propria passione, ma è un mezzo a livello pubblicitario molto efficace. Per far parte del progetto basta registrarsi o sul sito o scaricare l’app e poi il gioco è fatto, si seguono le diverse indicazioni e si parte”.

Non solo questo progetto però, tante iniziative in un anno davvero colmo di attività per il trust che non si è mai fermato, attivo nello sport come nel sociale, collegando le due aree con la borsa di studio Emilio Forni: ”Abbiamo voluto dedicare questa iniziativa alla nostra chioccia, Emilio, un personaggio ed un amico veramente eccezionale che è rimasto nel cuore di tutti noi. Il progetto della borsa di studio vuole coniugare e far capire l’importanza del connubio tra impegno scolastico e sportivo, ovviamente in ambito cestistico, premiando il merito in entrambi i campi dei ragazzi più meritevoli. Un’iniziativa a cui possono partecipare i ragazzi di scuole medie e superiori, di tutte le società della provincia di Varese. Ad oggi abbiamo già ultimato 4 borse di studio, l’obiettivo non è raggiunto e per questo stimoliamo e diciamo a chiunque volesse di poter aderire e sostenere la causa per permettere a tati altri ragazzi di concorrere a questo premio”.

Ultimo progetto in cantiere per il Basket Siamo Noi si chiama Quartiere Varese League, in ultimazione nei suoi dettagli che Paola ci presenta così: E’ un progetto che nasce dalla collaborazione tra noi e all’AIP, l’associazione che raggruppa gli oratori varesini, con l’obiettivo di ricreare un punto di incontro per i ragazzi della fascia adolescenziale. E’ nata così l’idea di fare un tour di basket a tappe per i quartieri cittadini. Ma non ci siamo fermati qui, poiché è partito come puro basket, ma poi abbiamo voluto portare in tutta la città i lavori di pulizia che abbiamo fatto al palazzetto riqualificando i campetti rionali. Andremo a sistemare i tabelloni, a riverniciare i campetti dove servono. Abbiamo contattato la Bugi Arte per fare dei murales a tema basket ed in ultimo, come chicca, abbiamo contattato le scuole, ad esempio il liceo artistico Manfredini, che ha già progettato delle grafiche stupende per sostituire i tabelloni e renderli molto da street art. Anche questo fa parte di quel discorso di fidelizzazione con il territorio, riportando il brand di Pallacanestro Varese vicino alla gente”.

Alessandro Burin

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