Il Novara cambia, le nubi restano. Oscurando un azzurro rimasto esclusivo presidio dei colori sociali. Nello specifico, nuovo presidente, CDA rivoluzionato, allenatore in pectore, DS vacante, soprattutto, 4 milioni e mezzo di passivo di bilancio (certificato al 31 dicembre 2020), che, sommati all’indebitamento già precedentemente capitalizzato, costituiscono una pesante ipoteca sul futuro del club piemontese.
Insomma, c’era una volta (ieri, sportivamente parlando) una società modello per risultati sul campo, strutture e gestione finanziaria la cui eredità sembra però ora svanita nella rete dei passaggi di consegne successivi. Dalla Serie A della famiglia De Salvo (2011/12 più 6 stagioni in B nelle ultime 11), alla controversa parentesi Rullo sino all’attuale neoproprietà rappresentata all’80% dalla A&G Real Estate del presidente Leonardo Pavanati

Una cabina di regia (quella completata dal DG Roberto Civitarese), che non sembra tranquillizzare una piazza turbata dalla declinante china del’ultimo campionato e dai prossimi adempimenti economico/amministrativi. Lunedì 28 scadono infatti i termini per la presentazione dell’iscrizione al prossimo campionato. Il nuovo (provvisorio) consiglio di amministrazione ha fornito rassicurazioni sul rispetto della scadenza (sarebbe pronta una garanzia fideiussoria di Banca Generali). Ma l’orizzonte resta nebuloso.
Con una guida tecnica ancora da ufficializzare (resiste la suggestione del ticket Fiorini/Buzzegoli) e il casting per il ruolo di DS tuttora in corso (a testimonianza di una posizione professionale ritenuta oggi piuttosto scomoda). Salvo sorprese, a 10 anni dall’ultima Serie A il Novara sarà regolarmente al via della Serie C 2021/22. Ma il lascito di quella squadra (e di quella società), sembra oggi solo uno sbiadito ricordo.                              

Giovanni Castiglioni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui