Il Cas Sacconago riparte da mister Gabriele Saporiti e, si può tranquillamente dire, che anche Gabriele Saporiti riparta dal Cas Sacconago, là dove ha chiuso la carriera da giocatore e, in contemporanea, ha iniziato quella da allenatore. Nei corsi e ricorsi del calcio, capita che Claudio Colombo, tuo ex calciatore e attuale ds della società bustocca, ti chiami e ti offra la panchina e tu non puoi proprio dire di no perchè il Cas è un po’ la tua seconda famiglia. E’ questa la storia di Saporiti che, dopo essere rimasto fermo l’anno scorso, si è rimesso in gioco a Sacconago.

Il ds Colombo non deve averci messo molto a convincerla, è così?
“Giusto. Già l’anno scorso mi ha chiesto di dare una mano a mister Cau, ma poi non se ne è più fatto niente per miei impegni di lavoro. Qualche mese fa, quando Cau si è defilato per questioni personali, Claudio mi ha chiamato e per me tornare al Cas è un vero piacere. E’ stato facilissimo trovare un accordo e sono felice di essere tornato in questo ambiente familiare che conosco bene e in cui mi sento a casa”.

Ci racconti il suo percorso con questa maglia.
“Sono arrivato a Sacconago attorno al 2004-2005 e sono stato giocatore della prima squadra fino al 2009 quando ho appeso gli scarpini al chiodo. Negli ultimi anni di quell’esperienza da giocatore ho anche allenato nel settore giovanile del Cas dai Primi Calci in su e nella stagione 2011/2012 sono stato nominato mister della prima squadra. E’ stato un anno fantastico, emozionante: abbiamo vinto il campionato di Prima Categoria con oltre 20 punti di vantaggio sulla seconda dominando fin dall’inizio. In quel gruppo di ragazzi straordinari facevano parte anche Colombo e Cau, con i quali, per altro, ho mantenuto anche dopo un ottimo rapporto”.

Ora, dunque, dopo 10 anni torna in panchina al Cas, questa volta in Promozione. Che squadra dobbiamo attenderci?
“Proseguirò nel solco dello strepitoso lavoro fatto negli ultimi anni da mister Cau. Vogliamo essere il più competitivi possibile e stiamo completando la rosa con qualche rinforzo e qualche giovane. L’obiettivo è presto detto: partiamo con i piedi per terra e con la voglia di divertirci e salvarci il prima possibile. Ogni domenica sarà una sfida nuova e ci auguriamo di disputare un buon campionato. Sognare in grande non costa niente e non ci proveremo”.

Parlando di mercato, sono già stati ufficializzati tre nomi molto importanti come De Milato, Dell’Aera e Rorato ai quali sono da aggiungere le tantissime conferme. E’ soddisfatto?
“Sono molto contento, avrò giocatori che hanno già esperienza in Promozione e anche oltre e che sono disponibili a calarsi velocemente nella categoria e nell’ambiente del Cas. Ho un gruppo piuttosto numeroso e questo mi fa piacere”.

Avete già fatto qualche allenamento di conoscenza?
“Sì, ci siamo già incontrati 3-4 volte e l’ultima è stata giovedì sera. E’ stato bello riassaporare il campo e il gruppo dopo tanti mesi. Il clima è buono, ed è il tipico clima del Cas: una società molto familiare e dei ragazzi speciali che hanno qualità in campo e fuori. L’ambiente è unito, compatto e sono sicuro che anche i nuovi arrivati si integreranno presto”.

Tra meno di un mese, esattamente il 21 agosto, comincerete la preparazione. Come sarà impostata?
“Vorrei poter far giocare al gruppo più partite amichevoli possibili. Dobbiamo tutti riprendere il ritmo dopo lunghi mesi di stop e per arrivare pronti alla prima di campionato c’è bisogno di giocare, di recuperare quelle misure e quei meccanismi che da tanto non vengono più utilizzati. Mi auguro che l’andamento dei contagi ci consenta di ripartire in sicurezza e, soprattutto, di cominciare e portare a termine il campionato senza bloccarci in corso d’opera”.

Che tipo di campionato di Promozione si aspetta? Torna in questa categoria dopo qualche anno.
“Tutte le squadre si stanno rinforzando molto e sarà un torneo complicato e intenso. Penso al mercato che stanno completando Solbiatese e Saronno, le due favorite, e guardando ai nomi potrebbero benissimo giocare in Eccellenza. Dovremo inoltre far fronte a tante incognite legate all’emergenza sanitaria e allo stop prolungato da cui veniamo. Dovremo essere bravi a sfruttare al massimo gli allenamenti per entrare in forma e rischiare di avere meno infortuni possibili. Conterà ogni dettaglio in un torneo d’alto livello come quello che si prospetta”.

Quanto a lei, ha un certo curriculum e negli ultimi anni ha guidato Gorla Maggiore, Cantello-Belfotese e, in ultimo, San Michele. Che cosa si porta dentro da queste esperienze?
“Sono stato davvero bene dappertutto e, anche quando i rapporti lavorativi si sono interrotti, ho sempre coltivato rapporti umani molto buoni. Sono state annate che mi hanno arricchito sotto ogni punto di vista. L’anno scorso per impegni di lavoro non ho accettato nessuna panchina e devo dire che non ho nemmeno fatto in tempo a rendermi conto che il calcio mi mancasse che la stagione è stata subito bloccata. Ora, invece, è il momento giusto per riprendere in tutti i sensi e io sono pronto”.

Laura Paganini

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